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FINANZIAMENTI E POSTI IN PREMIO AI “VIRTUOSI” PDF Stampa E-mail

I virtuosi devono essere premiati e chi virtuoso non è, deve essere punito ricevendo meno finanziamenti.
Questa è la ricetta prima teorizzata e quindi negli ultimi anni messa in atto nel sistema universitario e della ricerca, e questo è quello che sta facendo anche l'attuale governo. A bene vedere le misure adottate dal Governo, non comportano una crescita complessiva dell'organico, ma solo un travaso da un ateneo all'altro: mentre alcuni atenei ci guadagnano, altri saranno costretti a ridurre ulteriormente il loro organico. In pratica c'è una ripartizione delle risorse che segue una direttrice Sud-Nord: è come se nel corso del 2019 l'equivalente di 280 ricercatori dovesse abbandonare gli atenei meridionali per essere trasferito nelle più ricche università settentrionali. Il governo Monti stabilì che i pensionamenti avvenuti in un ateneo A possono essere rimpiazzati da assunzioni in un ateneo B, se B ha un bilancio più solido del (più virtuoso) ateneo A. In questa maniera gli atenei milanesi incamerano l'equivalente di 168 ricercatori in aggiunta al rimpiazzo dei propri pensionamenti: si tratta di un organico "sottratto" agli atenei del Centro-Sud (Napoli, Palermo e Roma). (Fonte: F. Sylos Labini, agendadigitale.eu 17-01-19)