Home 2019 10 marzo IN EVIDENZA FINANZIAMENTI E ASSUNZIONI. DATI E CONGELATI
FINANZIAMENTI E ASSUNZIONI. DATI E CONGELATI PDF Stampa E-mail

Per risalire la china non basta dire «aboliamo il numero chiuso». In Parlamento solo nell'ultimo anno sono state presentate sette diverse proposte di revisione della legge del 1999. Certo, il sistema dei test a crocette meriterebbe un profondo ripensamento per essere certi di selezionare davvero i più capaci e meritevoli. Ma se si vuole cambiare rotta bisogna cominciare ad aprire il portafogli. L'università italiana è fra le più povere d'Europa: in rapporto al Pil spendiamo lo 0,9 per cento contro l'1,2 per cento della Germania, l'1,3 della Spagna, l'1,5 della Francia, per non parlare degli inglesi che sfiorano il 2 per cento. Invece nell'ultima legge di Bilancio con una mano sono stati dati più soldi (40 milioni all'università e 10 milioni alle borse di studio), ma con l'altra sono stati congelati almeno fino a luglio per via degli accantonamenti imposti ai vari ministeri. Ed è vero che in chiusura d'anno sono state finalmente sbloccate 2.000 assunzioni per coprire i pensionamenti del 2017, ma i 440 docenti in più del normale turnover concessi alle università virtuose non solo tagliano fuori la maggior parte degli atenei del Sud con i conti scassati dalla fuga di iscritti e dall'impossibilità di far leva sulle rette, ma cominceranno ad arrivare non prima di dicembre per via del blocco delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione. (Fonte: M. Gabanelli e O. Riva, CorSera Dataroom 22-01-19)