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SOFT SKILLS. MISURARLE PER UTILIZZARLE DA UN PUNTO DI VISTA POLITICO O EDUCATIVO? UNA NUOVA UTOPIA SOCIALE PDF Stampa E-mail

Precisione, resistenza allo stress, problem solving. Sono solo alcune delle famose soft skills tanto ricercate oggi in ambito lavorativo. Si tratta di competenze trasversali che è necessario avere per affrontare con successo il mondo del lavoro. Secondo AlmaLaurea le soft skills sono 14, nello specifico: 1. Autonomia; 2. Fiducia in sé stessi; 3. Flessibilità/Adattabilità; 4. Resistenza allo stress; 5. Capacità di pianificare ed organizzare; 6. Precisione/Attenzione ai dettagli; 7. Apprendere in maniera continuativa; 8. Conseguire obiettivi; 9. Gestire le informazioni; 10. Essere intraprendente/Spirito d'iniziativa; 11. Capacità comunicativa; 12. Problem Solving; 13. Team work (Disponibilità a lavorare e collaborare con gli altri); 14. Leadership.
Le centinaia di correlazioni e grafici raccolti dall'OCSE, ed evidentemente avallate in Italia dall'INVALSI, che aderisce ai progetti di misura delle soft skills, tratteggiano una vera e propria Nuova Utopia Sociale. Non solo un etichettamento descrittivo dei diversi tipi umani, ma soprattutto l'idea che con un intervento correttivo "sinergico" (scuola, famiglia, comunità) si possano perfezionare quei disordini non necessari, quei tratti del character ritenuti meno efficaci per il benessere (parola chiave della Neolingua, che potremmo sostituire con "tornaconto") di tutti. Una vera e propria nuova ideologia dell'interiorità.
Un protocollo universale: una valutazione totalitaria che, definito a priori il modo di essere giusto e quello sbagliato, misura, compara, approva o respinge; promette la costruzione di un uomo nuovo all'altezza degli standard di concorrenza. Un essere sano, emotivamente stabile, aperto agli altri e coscienzioso, che non farà uso di droghe, non fumerà, non berrà in eccesso; avrà rapporti sessuali stabili e protetti, guiderà con prudenza, mangerà sano e non dirà parolacce. Un soggetto dall'esistenza senza intoppi, senza malattie, tristezze, sbalzi d'umore o passioni sfrenate, educato fin dall'infanzia ad aspirare a quegli attributi che il realismo capitalista (M. Fisher) impone. Un individuo definitivamente de-politicizzato, motore perfetto del suo capitale umano.
"Ebbene", griderebbe a gran voce il Selvaggio, personaggio del Mondo Nuovo (A. Huxley) "io rivendico il diritto di essere infelice!". (Fonte: R. Latempa, Roars 24-10-18)