CARENZA DI MEDICI E MOTIVI PDF Stampa E-mail

Gli ospedali che rimangono senza medici in Italia sono sempre più numerosi. In alcuni casi ai concorsi non si presenta nessuno e i direttori delle Asl sopperiscono facendo contratti a gettone e in alcuni casi diminuendo il numero delle prestazioni. A mancare sono soprattutto medici di pronto soccorso, anestesisti, ortopedici e ginecologi, ma anche medici di base. Un raro caso in cui ci sono più posti di lavoro che lavoratori disposti a prenderli. Come mai allora in Italia ci sono medici disoccupati? "Formiamo circa 10 mila medici ogni anno – spiega C. Palermo, segretario Anaao Assomed – ma l'offerta di specializzazioni non supera i 7mila posti. Ogni anno c'è uno sbilanciamento di 3mila medici e questo imbuto formativo si accumula negli anni". I laureati in medicina nel nostro Paese che ogni anno vanno all'estero sono circa 1500. Il problema della mancanza dei medici si pone oggi perché stanno andando in pensione moltissimi specialisti assunti negli Anni 70, per raggiunti limiti di età, ma è aggravato da un altro fenomeno : "Assistiamo a dimissioni volontarie di colleghi che non sopportano più le condizioni disagiate dovute al blocco del turnover. Vanno alla ricerca di situazioni meno problematiche con meno disagi e vanno a lavorare nel privato". Spesso chi rimane negli ospedali deve sopperire alla mancanza di colleghi sottoponendosi a turni pesanti, che in molti casi superano le dodici ore. Quanto costerebbe mettere 2000 posti in più l'anno nelle scuole di specializzazione: servirebbero 260 milioni che suddivisi tra le regioni italiane sarebbe un costo di due-tre milioni l'anno, "sopportabile per i bilanci delle regioni". (Fonte: P. Baruffi, skytg24 01-09-18)