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DAL PRIMO COMPUTER OLIVETTI ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PDF Stampa E-mail

"Il coding (programmazione informatica) è il nuovo inglese", così il rettore dell'Università Bocconi Gianmario Verona ha aperto l'edizione 2018 del Wired Next Fest. "Il secolo digitale è iniziato nel 1959 con il primo computer a transistor prodotto dalla Olivetti", e si è sviluppato fino ad arrivare a smartphone e tablet, social network e cloud. Percorso la cui prossima tappa è rappresentata dall'intelligenza artificiale. "Questo cambiamento", ha sottolineato Verona, "impatta innanzitutto i nostri comportamenti. Fino a qualche anno fa era impensabile dormire in casa di uno sconosciuto o farsi dare un passaggio da chi non si conosce. Oggi ci sono Airbnb e Uber". Non solo, "abbiamo a disposizione informazioni puntuali sui singoli individui. Un cambiamento copernicano che mette l'individuo al centro". Infine, le aziende, che "oggi hanno una capacità di innovazione che prima era inimmaginabile".
Ma cosa succederà quanto l'intelligenza artificiale sarà completamente sviluppata? Quando cioè "delle macchine superintelligenti conosceranno l'uomo più di quanto lui non conosca se stesso? Come cambieranno la società, la politica e l'impresa?". (Fonte: R. Saporiti, https://www.robotiko.it/coding-cose/ 25-05-18)