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L’OCCUPAZIONE DEI LAUREATI PDF Stampa E-mail

Tra i laureati nella classe di età tra 20 e 34 anni (circa 1,2 milioni) che hanno un'occupazione, ben il 28% (348 mila) risulta sovraistruito, cioè occupa una posizione professionale che in realtà non richiede la laurea. Si tratta di circa il 30% dei giovani laureati, costretto ad accettare un lavoro inferiore alle proprie aspettative, con punte di sovraqualificazione anche sopra al 50% per chi proviene dalle facoltà di lingue e scienze sociali, mentre per i laureati in medicina, ingegneria, statistica e farmacia il fenomeno è più contenuto e non raggiunge il 20%. La crisi economica ha poi aggravato notevolmente un secondo aspetto, quello della sotto occupazione: tra chi ha meno di 34 anni si è infatti passati da un'incidenza di part-time involontario pari al 48,3% del 2008 al 74,8% del 2017. Nello stesso periodo, mentre il numero dei giovani con contratto a tempo determinato è rimasto sostanzialmente invariato, quelli con contratto a tempo indeterminato sono scesi da 4.200.000 a 2.700.000. Paradossale che da una parte il M5s abbia elevato la disintermediazione e l'utilizzo delle Rete a paradigma di una nuova società (nella quale non ci saranno più agenzie di viaggio, giornali, partiti politici, sindacati), mentre dall'altra nel programma del governo del cambiamento si prevede di investire 2 miliardi di euro (!) per rilanciare l'intermediazione dei vecchi uffici di collocamento, che finora hanno fatto di tutto meno che trovare un lavoro a chi non ce l'ha. (Fonte: M. Longoni, ItaliaOggi 2506-18)