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RICERCA SCIENTIFICA. NUOVO TIPO DI FRODE MINA LA CREDIBILITÀ DEL SISTEMA DI PUBBLICAZIONE PDF Stampa E-mail

Ciò che è dato osservare oggi non è solo riducibile al tentativo di falsare metriche e indicatori scientifici. Emerge un nuovo tipo di frode resa possibile dall'impiego delle metriche, che si attua attraverso condotte abusive successive alla "submission" della pubblicazione. Essa appare diffusa quanto altre forme di frodi, come dimostrano almeno 300 lavori ritirati perché la loro peer review risultava attinta da questo genere di comportamento abusivo. Tratto notevole di questo tipo di condotta abusiva è che essa non riguarda il cuore del lavoro scientifico, ossia il merito scientifico che l'articolo discute. I responsabili di questo tipo di condotte abusive riguardanti lavori già pubblicati tentano di guadagnare valore scientifico non dal contenuto dell'articolo, ma dalle citazioni che l'articolo riceve. Dal loro punto di vista, non è importante che il loro articolo sia davvero letto da uno scienziato, ma solo che le citazioni ricevute dall'articolo siano catturate dai ragni che setacciano la rete a caccia di metadati. Il che significa che, diversamente dalle frodi sui dati e da altre forme di comportamenti abusivi tradizionali, l'abuso successivo alla pubblicazione non implica necessariamente contaminare il prodotto scientifico con risultati falsi. Si tratta però di una pratica che mina la credibilità del sistema di pubblicazione. Che è particolarmente diffusa nei paesi emergenti, forse perché le università di quei paesi assegnano molta enfasi alle metriche per riuscire a diventare rapidamente visibili sul piano globale. (Fonte: M. Biagioli, Roars 27-03-18)