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IL NUOVO REGOLAMENTO SUL DOTTORATO DI RICERCA PDF Stampa E-mail

Il decreto che modifica il regolamento sul dottorato di ricerca (il Dm 8 febbraio 2013 n. 45) è praticamente pronto. Con una novità molto attesa dai dottorandi italiani: il riferimento al possibile impiego di questo titolo di studio per accedere ai «più elevati profili professionali delle pubbliche amministrazioni». Ancora non è una "corsia preferenziale" per i concorsi nella Pa, ma comunque è un primo passo. Tra le altre possibili novità c'è anche una nuova e più chiara definizione degli obiettivi formativi del dottorato di ricerca, assieme ad un elenco di attività formative per il perfezionamento linguistico ed informatico, per la gestione della ricerca, per la conoscenza dei sistemi di ricerca europei ed internazionali e la valorizzazione della ricerca. Ci sarà anche un migliore raccordo tra specializzazione medica e dottorato, con obbligo per lo specializzando che opta per la frequenza congiunta di assicurare che il suo impegno sul dottorato sia compatibile con quello nella specializzazione. Dovrebbe poi essere reintrodotta la proroga annuale sulla consegna della tesi, su richiesta del dottorando. La proroga può essere disposta anche dal collegio docenti, ma solo per comprovate esigenze di carattere scientifico. Sono introdotte anche tempistiche certe per la valutazione dell'elaborato finale da parte dei revisori esterni che avranno a disposizione 30 giorni per produrre un giudizio analitico scritto sulla tesi. Viene inoltre assicurato un budget aggiuntivo del 10% anche ai dottorandi non borsisti, come già previsto dalle linee guida per l'accreditamento su proposta di ANVUR. Viene infine istituita un'anagrafe nazionale dei dottorandi e dei dottori di ricerca. (Fonte: M. Bartoloni, IlSole24Ore 26-03-18)