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ATENEI TELEMATICI. LA REGOLAMENTAZIONE MAI ARRIVATA. FORSE DAL 2020-21 L’ACCREDITAMENTO PDF Stampa E-mail

La storia delle università telematiche, che oggi contano circa 60mila iscritti per 11 atenei, comincia con la legge finanziaria del 2003 che annunciava le norme per la loro istituzione: il decreto Moratti-Stanca, dai nomi dei ministri dell'Istruzione e dell'Innovazione di allora, puntualmente arrivò qualche mese dopo disciplinandone l'architettura. Ma da allora sono seguiti mini interventi attraverso diversi decreti ministeriali fino al 2013 quando una commissione di studio del MIUR di fronte a una crescita anche disordinata del fenomeno delle telematiche ha chiesto una severa revisione della materia. L'obiettivo anche allora era l'adozione del regolamento richiesto appunto dalla legge 286 del 2006 quando emerse per la prima volta l'esigenza di introdurre regole più rigorose per l'accreditamento dei corsi di studio a distanza. Ma questa regolamentazione non è mai arrivata. Ora il MIUR ci riprova con l'istituzione di un Tavolo tecnico con il compito di formulare sulla base dei criteri proposti dall'ANVUR, e su quelli indicati dal decreto che istituisce il Tavolo, una proposta di regolamento con i criteri e i requisiti per l'accreditamento dei corsi universitari a distanza che sarà adottato dal MIUR e dal ministero per la Pa entro settembre in modo da entrare a regime dall'anno accademico 2020/2021. (Fonte: M. Bartoloni, Sole Scuola24 23-03-18)