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SEI SEMPLICI DOMANDE PER I LEADER POLITICI CHE SI CANDIDANO A GOVERNARE L’ITALIA NEI PROSSIMI CINQUE ANNI PDF Stampa E-mail

1) Come pensate di aumentare il numero dei laureati italiani, assai esiguo rispetto alla media europea, garantendo al contempo standard elevati di qualità didattica?
2) Come garantirete che le Università italiane siano finanziate sulla base del merito - premiando le più competitive a livello internazionale in fatto di ricerca, innovazione, didattica e terza missione – a fronte di un gap crescente tra atenei delle diverse Regioni italiane e in particolare tra Nord e Sud del Paese?
3) Che ne pensate della proposta di abolire i concorsi universitari, affidando alla responsabilità degli atenei e a una rigorosa valutazione a posteriori (con severe sanzioni per chi non seleziona sulla base del merito) il reclutamento dei docenti e ricercatori come accade nei paesi anglosassoni?
4) Qual è la vostra posizione sulla possibile abolizione del valore legale del titolo di studio e sul passaggio a un regime di libera competizione tra Università?
5) Come migliorereste l'efficienza amministrativa delle Università che oggi sono vincolate alle regole della Pubblica amministrazione?
6) Potreste tracciare l'identikit della figura ideale che vedreste come vostra ministra o vostro ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca?
(Fonte: Cesare Montecucco, Tomaso Patarnello, Telmo Pievani, Maria B. Rasotto, docenti dell'Università degli studi di Padova, IlSole24Ore 28-01-18)