Home
PRIMA DI CHIEDERE LE OPINIONI DEGLI STUDENTI SULLE ATTIVITÀ DIDATTICHE SPIEGARE LORO COM’È ORGANIZZATA L'UNIVERSITÀ PDF Stampa E-mail

Prescindendo dal giudizio che si dà a un sistema di valutazione basato su una "istantanea" di un corpo studentesco che frequenta a piacere e che raramente studia durante il periodo di lezioni, si tratta di domande importanti. Importanti sono le conseguenze delle risposte, visto che sempre più spesso i risultati dei questionari sono utilizzati dalle "governance" degli atenei per assegnare risorse e/o riorganizzare corsi di studio e/o per le progressioni di carriera. Ma cosa sanno veramente gli studenti dei loro professori e della loro università? Poco si direbbe. Non deve sorprendere. Il Paese intero non conosce la sua università. Lo si capisce dai commenti, dai social network, e anche dalle dichiarazioni di molti politici e dagli articoli di tanti giornalisti. Non ne conosce la struttura - si parla ancora di istituti e di facoltà e persino di assistenti universitari che non esistono più da quarant'anni - né la organizzazione - si parla di ricercatori e in quello intendendo tutto, dal dottorando, all'assegnista, al post-doc internazionale, al ricercatore di "tipo A" o di "tipo B", ecc. La confusione è tanta e il rincorrersi e accavallarsi delle norme sugli accessi e sulla docenza non aiutano. Circolano idee confuse sulla didattica, e sulla stessa struttura dell'insegnamento, e quindi anche sui diritti e sui doveri degli studenti e dei docenti. Poco o nulla si sa dell'amministrazione e della organizzazione del lavoro del personale tecnico e amministrativo. Le notizie sugli stipendi dei professori e dei ricercatori e sulla struttura del lavoro universitario dal reclutamento alla pensione sono contraddittorie. Pagati poco, pagati troppo, poche tutele, troppi privilegi. Molti luoghi comuni alimentati a volte dall'ignoranza, a volte dai preconcetti, a volte dalla malizia. Infatti sarebbe utile, prima ancora di chiedere agli studenti una opinione sui corsi, spiegare loro come è organizzata l'università. L'università dei capaci e meritevoli non va sui giornali, ma è in aula e nei laboratori tutti i giorni. (Fonte: D. Braga, IlSole24Ore 19-12-117)