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INAUGURATA HUMANITAS UNIVERSITY DI ROZZANO PDF Stampa E-mail

L'inaugurazione del Campus di Humanitas University di Rozzano (Milano) e dell'anno accademico - tre edifici immersi nel verde per complessivi 25 mila metri quadrati e un investimento di 100 milioni interamente privato (completato, nel 2018 da un residenza universitaria da 240 posti letto) – hanno costituito l'occasione per le autorità intervenute di sottolineare l'ormai consolidata capacità, da parte dell'«ecosistema lombardo», di competere, nelle scienze della vita, con i maggiori centri accademici del mondo. L'Humanitas ne è un simbolo. I suoi 1.200 studenti (il 44% dei quali stranieri) seguono i corsi di Medicina (in inglese), Infermieristica e Fisioterapia e le 13 scuole di specializzazione avvalendosi di docenti tra stanziali e visiting professor - del calibro di Alberto Mantovani (prorettore), immunologo di fama mondiale, Elio Riboli che rientra a Milano dall'Imperial College di Londra, e tre premi Nobel: Erwin Neher, biofisico tedesco (premiato nel 1991), Rolf Zinkemagel, immunologo svizzero (1996), e Jules Hoffmann, immunologo francese (2011). Fiore all'occhiello del Campus, presentato dal presidente di Humanitas, Gianfelice Rocca e dal rettore Marco Montorsi, il "Simulation Lab" (nato grazie a una donazione di 20 milioni del filantropo Mario Luzzatto), uno spazio altamente tecnologico per sperimentare le conoscenze acquisite sui banchi, con simulazioni straordinariamente vicine alla realtà. Humanitas, inoltre, sta lavorando con I bin per l'uso di "Watson" come tutor per gli studenti: è il primo progetto di applicazione di intelligenza cognitiva volta all'insegnamento della medicina. Non a caso la Harvard University considera Humanitas tra i 4 ospedali più innovativi al mondo. (Fonte: V. Salinaro, Avvenire 15-11-17)