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TURCHIA. AL 30 APRILE 2017 I LICENZIAMENTI ACCADEMICI HANNO RAGGIUNTO IL NUMERO DI 5.295 PDF Stampa E-mail

Nel gennaio 2016, 2.212 accademici che lavoravano o facevano ricerca in Turchia hanno firmato un appello che chiedeva al governo turco di porre fine alla guerra nella regione curda. Questa dichiarazione auspicava una soluzione pacifica della questione curda, esistente da decenni, che consentisse agli osservatori internazionali di monitorare la situazione nelle città curde e nelle città distrutte dalle forze di sicurezza. Da quel momento, i firmatari, noti come Accademici per la Pace, sono stati sottoposti a vendette ed attacchi punitivi ordinati dal presidente Recep Tayyip Erdoğan e realizzati congiuntamente dal governo e dalle istituzioni universitarie. Gli Accademici per la Pace sono stati accusati di tradimento per aver invitato il governo turco a porre fine alla violenza contro i propri cittadini. Sotto le direttive del presidente, il governo, i servizi di sicurezza, il Consiglio di istruzione universitaria e i rettori universitari si sono coalizzati per far pagare 'un prezzo pesante' agli Accademici per la Pace. La campagna di linciaggio è ancora in corso e, finora, ha condotto a una serie di inchieste penali e amministrative, a detenzioni, licenziamenti, alla revoca di passaporti e divieti di espatrio, negazione del diritto alla pensione ed esclusione dal mercato del lavoro attraverso la compilazione di una lista nera. In seguito al raffazzonato tentativo di colpo di stato del luglio 2016 e lo stato di emergenza che ne seguì, con il pretesto di individuare i fedeli del movimento di Fethullah Gülen ex partner del regime AKP (il quale era anch'esso stato implicato nelle violazioni degli standard e delle libertà accademiche in Turchia), gli attacchi politici all'università e all'intero settore dei servizi pubblici in Turchia hanno raggiunto un livello senza precedenti. Al 30 aprile 2017, i licenziamenti accademici hanno raggiunto il numero sconcertante di 5.295. La campagna di linciaggio contro gli Accademici per la Pace è una grave violazione delle norme internazionali sull'autonomia, sulla libertà accademica e la libera produzione di conoscenza nell'università. (Fonte: Red.ne Roars 01-10-17)