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MAGHREB. IL SECONDO HUB ACCADEMICO AFRICANO DOPO QUELLO DEL SUDAFRICA PDF Stampa E-mail

Nelle nazioni del Maghreb – Algeria, Libia, Marocco e Tunisia – in particolare, il francese e l'arabo rimangono le lingue dominanti. Qui si impernia il secondo hub accademico africano che, seppur con una capacità d'attrazione molto minore rispetto al Sudafrica, ospita circa 18.000 studenti africani stranieri. Grazie a una politica di supporto alla formazione universitaria, il Marocco è divenuto infatti negli ultimi anni una destinazione sempre più appetibile. Secondo i dati del ministero marocchino per l'università, la ricerca e la formazione, gli africani che hanno scelto di studiare in Marocco vengono soprattutto dalla Mauritania, dal Senegal, Costa D'Avorio, Mali, Guinea e Gabon, ma – a sorpresa - anche dal Kenya e dalla Nigeria. Sono cresciuti senza sosta negli anni: erano 1.040 nel 1994, 5.000 nel 2004 e superano i 18.000 oggi. Secondo l'Agenzia di cooperazione internazionale marocchina, ossia l'ente che regola la collaborazione internazionale in tema di formazione e cultura, la crescita delle iscrizioni straniere alle università è il risultato di una politica ad hoc, che ha stretto accordi con diverse nazioni africane con il preciso obiettivo di reclutare studenti fuori dai propri confini. Inoltre, questi accordi prevedono non solo programmi di scambio per studenti ma anche per insegnanti, manager e dirigenti scolastici. Sulla via dell'allineamento all'offerta didattica internazionale sta la partnership fra otto università marocchine, sia pubbliche che private, per il lancio di la piattaforma online gratuita MarMooc presumibilmente in ottobre 2019. (Fonte: C. Mezalira, IlBo 26-09-17)