Home 2017 14 dicembre STUDENTI. DIRITTO ALLO STUDIO DAL 2002 A OGGI IL N.RO DEI FUORI CORSO È PASSATO DAL 67% AL 36%, MIGLIORAMENTO PERÒ SOLAMENTE PER ALCUNI CDS COME MEDICINA 16%, PROFESSIONI SANITARIE 20%
DAL 2002 A OGGI IL N.RO DEI FUORI CORSO È PASSATO DAL 67% AL 36%, MIGLIORAMENTO PERÒ SOLAMENTE PER ALCUNI CDS COME MEDICINA 16%, PROFESSIONI SANITARIE 20% PDF Stampa E-mail

Sebbene i dati mostrino come negli ultimi quindici anni gli universitari italiani abbiano fatto registrare percorsi di laurea sempre più brevi, tuttavia un numero non irrilevante di giovani fatica ancora, e non poco, a conseguire il titolo di studio nei tempi sperati. Dal 2002 a oggi, infatti, il numero dei fuori corso negli atenei italiani è passato dal 67% al 36%, un dato senza dubbio incoraggiante, se non fosse che questo miglioramento riguarda solamente alcuni corsi di studio, lasciando scoperti molti altri. Se tra le facoltà "virtuose" spiccano Medicina, con un tasso di ritardatari di appena il 16% (solo qualche mese in più rispetto alla durata legale), Professioni sanitarie (con il 20% di tempo in più), Psicologia ed Educazione Fisica, i corsi di laurea che finiscono per diventare quasi un "parcheggio" per un gran numero di studenti sono Giurisprudenza, Architettura e Lettere. I dottori di area giuridica, in effetti, impiegherebbero circa il 52% del tempo in più rispetto alla durata legale del corso, impiegando, in questo modo, almeno otto anni per discutere la tesi a dispetto dei cinque previsti dall'ordinamento. Non vanno meglio gli studenti di Architettura e di area letteraria, i quali accumulerebbero un ritardo pari al 45%, impiegando circa sette anni per il conseguimento della laurea. Questi, tuttavia, non sono gli unici dipartimenti affetti dall'annoso tarlo dei fuori corso, considerato che anche gli studenti di Ingegneria e Scienze Matematiche impiegherebbero almeno un paio d'anni in più del previsto per laurearsi. (Fonte: D. Guglielmino, http://catania.liveuniversity.it 11-10-17)

Tabella. Laureati 2016. Indice di ritardo alla laurea per gruppo disciplinare (valori medi)