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LE 10 LAUREE CHE PERMETTONO DI TROVARE PIÙ FACILMENTE LAVORO. "CULTURA POLITECNICA". È LA SFIDA DI FRONTIERA PER LE NOSTRE UNIVERSITÀ. SONO TEMPI DI "HUMANIFACTURING" PDF Stampa E-mail

Non sono poche le aziende che fanno enorme fatica a trovare personale specializzato da inserire nel proprio organico, di fatto questi posti restano vacanti nonostante ci siano tantissimi giovani disoccupati ma che non hanno le competenze per ricoprire questi ruoli. Di seguito vediamo quali sono le 10 lauree che permettono di trovare più facilmente lavoro:
indirizzo linguistico, traduttori e interpreti: difficili da trovare nel 69% dei casi;
ingegneria elettronica e dell'informazione: difficili da trovare nel 58,7% dei casi;
altri indirizzi di ingegneria: difficili da trovare nel 57,7% dei casi;
ingegneria industriale: difficili da trovare nel 50,2% dei casi;
scienza, matematica e fisica: difficili da trovare nel 40,9% dei casi;
economia: difficili da trovare nel 34,8% dei casi;
indirizzo chimico farmaceutico: difficili da trovare nel 27,1% dei casi;
insegnamento e formazione: difficili da trovare nel 25,2% dei casi;
scienze motorie: difficili da trovare nel 19,9% dei casi;
indirizzo sanitario: difficili da trovare nel 19,1% dei casi.
"Industry4.0", big data, cloud computing, robotica d'avanguardia, sistemi digital stanno modificando produzione, prodotti, lavoro. Lungo la prossima frontiera del futuro, la "meccatronica", cresce solo chi innova. Chi cioè sa mettere in campo risorse per una nuova "civiltà delle macchine", capaci di essere in linea con l'organizzazione digitale del lavoro e con le "connessioni" che già adesso segnano le nostre metropoli, tra dimensioni da "smart city" e sfide economiche e culturali da "sharing economy. Robotica a misura umana. E nuove scelte da "economia civile". "Ingegneri filosofi" e "ingegneri poeti", abbiamo scritto più volte in questo blog. "Cultura politecnica". È la sfida di frontiera per le nostre università e le nostre imprese: più laureati, migliori e meglio trattati. La sfida dello sviluppo è concentrata sull'utilizzo delle intelligenze. Sono tempi di "humanifacturing", scrive Luca De Biase su IlSole24Ore, parlando dei progetti di una delle migliori multinazionali italiane, Comau, con un efficace neologismo di sintesi tra "humanities", le competenze umanistiche a cominciare dalla filosofia e delle "scienze del bello" e "manifacturing", la straordinaria vocazione italiana alla manifattura di qualità. (Fonte: miuristruzione.it 12-10-17)