DIRITTO ALLO STUDIO. NUOVE MISURE ADOTTATE DAL MIUR |
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Incremento dei fondi destinati a sostenere chi vuole proseguire negli studi universitari, con nuove modalità di distribuzione a livello territoriale basate non sulla spesa storica, ma sul fabbisogno reale. Attenzione specifica alle aree del terremoto. Una campagna informativa, con un sito (http://www.dsu.miur.gov.it/ ), un video e materiali dedicati, per far conoscere alle studentesse e agli studenti tutte le opportunità e gli strumenti in campo per il diritto allo studio. Il rilancio dell’Osservatorio nazionale sul tema. Questo il pacchetto messo in campo dal MIUR in vista delle prossime immatricolazioni. Con lo slogan 'Continua gli studi, accedi al futuro' all’inizio di agosto è partita una campagna informativa per le ragazze e i ragazzi degli ultimi anni della scuola secondaria di secondo grado per far capire cos’è il diritto allo studio, chi può accedere ai benefici, come funziona la no tax area e come si ottengono le borse di studio. D’ora in poi, il Fondo sarà erogato entro il 30 settembre di ogni anno e lo sarà non più sulla base della spesa storica delle Regioni - meccanismo che penalizzava le studentesse e gli studenti delle aree in cui gli investimenti erano minori - ma sulla base del fabbisogno che emerge dai territori, per una piena attuazione dei diritti riconosciuti dalla Costituzione e per contrastare la proliferazione della figura dell’idoneo senza borsa, che si vuole superare. Il nuovo meccanismo prevede un incentivo per le Regioni virtuose che investono maggiormente sul diritto allo studio, attraverso una quota premiale variabile in base all’investimento della Regione stessa. Sono novità che puntano a migliorare la distribuzione delle risorse e a incentivare la partecipazione al finanziamento da parte delle Regioni. Nell’erogazione dei fondi del prossimo triennio, si terrà conto della situazione particolare delle aree colpite dal terremoto. Sarà infine ricostituito, rendono noto dal MIUR, l’Osservatorio sul diritto allo studio, che servirà a far ripartire uno spazio importante di monitoraggio, di confronto tra gli attori che si occupano di diritto allo studio a vari livelli, e di proposta. (Fonte: www.pisatoday.it 23-08-17)
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