Home 2017 25 settembre SISTEMA UNIVERSITARIO PROPOSTE DELL’ASSOCIAZIONE TREELLLE PER IL MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA TERZIARIO
PROPOSTE DELL’ASSOCIAZIONE TREELLLE PER IL MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA TERZIARIO PDF Stampa E-mail

Nel marzo scorso è uscito un voluminoso “Quaderno n. 13” della Associazione TreeLLLe, dal titolo “Dopo la riforma: università italiana, università europea. Proposte per il miglioramento del sistema terziario”. Il Quaderno contiene ben 100 proposte per migliorare il sistema di istruzione “terziaria” in Italia. Alessandro Figà Talamanca in un articolo riporta quelle che ritiene più convisibili e attuabili (di seguito).
Potenziare il finanziamento del diritto allo studio ed eliminare in tempi rapidi la figura dell’idoneo non borsista, offrendo una borsa di studio all’intera popolazione degli idonei (specialmente nel Sud). […] Prevedere che le esenzioni [dalle tasse] siano a carico dei fondi nazionali per il diritto allo studio e che la minore capacità contributiva sia compensata da opportuni correttivi.
Riequilibrare le disparità tra territori ridefinendo la normativa sul diritto allo studio al fine di offrire analoghe opportunità a tutti i capaci e meritevoli, indipendentemente dalla loro residenza […].
Adottare lo strumento del Testo Unico per razionalizzare e semplificare la normativa esistente.
Semplificare e anticipare l’entrata nei ruoli universitari dei giovani limitando al solo dottorato il titolo di accesso a un percorso non superiore ai cinque anni per l’accesso alle posizioni “tenure-track”.
A protezione degli studenti (pubblicità ingannevole) selezionare le iniziative che garantiscono una soglia quali-quantitativa adeguata. […] Non è giustificata, ad esempio, la proliferazione delle università telematiche […]. Stabilire regole chiare che definiscano la figura dello studente a tempo pieno e quella dello studente a tempo definito, così da regolarizzare la durata dei corsi di studio, ridurre il numero dei “fuori corso” e al contempo definire politiche di tassazione differenziata.
Definire i requisiti di accesso ai singoli corsi di laurea sulla base della preparazione scolastica acquisita e istituire un “semestre o anno base” integrativo (e aggiuntivo) finalizzato all’acquisizione delle competenze necessarie per l’ottimale fruizione del corso di laurea prescelto […]. Definire la capacità assunzionale di ciascun Ateneo come previsto dal D.leg. 49 del 2012, esclusivamente sulla base della sua condizione finanziaria, senza limiti esterni e soprattutto senza redistribuzione su base nazionale, una misura che non trova fondamento alcuno nella necessità di contenere la spesa e ha esasperato i problemi soprattutto a scapito delle università del Meridione. Eliminare i prerequisiti previsti per concorrere a un posto di ricercatore RTD B (tre anni di assegni o altra attività di ricerca post PhD) come avviene per RTD A e professori, lasciando alle commissioni il compito di valutare la maturità dei candidati caso per caso.
(Fonte: A. Figà Talamanca, Roars 13-09-17)