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SPESE IN SCIENZA E TECNOLOGIA NELLE AREE EUROPEE PDF Stampa E-mail

La situazione dal 2010 a oggi è peggiorata con l’Italia che ha tagliato il 20% dell’intero budget del finanziamento universitario, mentre, ad esempio in Germania dal 2005 la spesa scientifica generale del governo federale è aumentata di un enorme 60% – da 9 miliardi di euro fino a circa 14,4 miliardi di euro nel 2013. Non è un caso che anche la ricerca industriale abbia prosperato: la Germania è ormai vicina a spendere il 3% del suo prodotto interno lordo sulla scienza e la tecnologia, un obiettivo fondamentale della strategia di crescita dell’Unione europea 2020 che solamente Finlandia, Svezia e Danimarca hanno rispettato finora. Tradotto in cifre nell’area della Germania, dove ancora regge la competitività nel mondo globalizzato, si spendono 635 dollari per abitante in istruzione terziaria, contro i 489 dell’area anglo-francese, i 340 dell’area mediterranea e i 202 dell’area orientale. Questo significa che nell’Europa settentrionale si spende il doppio per l’università rispetto ai paesi mediterranei e il 30% in più rispetto all’area anglo-francese. Nell’area della Germania s’investono in ricerca e sviluppo 162 miliardi di dollari l’anno, una cifra superiore del 53% a quella dell’area anglo-francese e addirittura del 245% a quella dell’area mediterranea. Questa situazione si ripercuote ovviamente nella produzione beni e servizi ad alta tecnologia e nella capacità d’innovazione (ad esempio nell’area tedesca in un anno si producono 2,4 volte più brevetti che nell’area anglo-francese e addirittura 5,4 volte più che nell’area mediterranea). (Fonte: F. Sylos Labini, Roars 26-05-17)