Home
CHIAMARE DOCENTI DALL’ESTERO PDF Stampa E-mail

Finora le procedure messe in campo in passato per chiamare docenti dall'estero hanno funzionato poco e male: «Ci sono troppe complicazioni e troppi interventi normativi che fanno regnare la confusione e l'incertezza», avverte il presidente del Consiglio universitario nazionale (CUN), Carla Barbati. Che segnala tra l'altro come «nelle circa 100 pratiche che esaminiamo ogni anno, si tratta, nella maggior parte dei casi, di italiani che vogliono ritornare». Sono almeno tre le procedure attualmente in vigore per le chiamate dirette: una prevista dalla legge Moratti (la 230/2005), che prevede comunque l'ottenimento dell'abilitazione italiana, la seconda - una sorta di chiamata "direttissima" - destinata ai vincitori di grandi progetti di ricerca di rilievo europeo o nazionale (senza abilitazione) e infine le chiamate per chiara fama cui però le università hanno fatto poco ricorso. A questo impianto già complicato si aggiungerebbe ora, nel caso fosse varata, anche la procedura delle cattedre Natta che il mondo accademico avverte come un corpo estraneo. Anche perché tra l'altro questa corsia speciale - anche nella nuova bozza di Dpcm che ne ha rivisto alcuni aspetti - prevede incentivi retributivi in più per chi sarà scelto dagli atenei dalla lista del 500 vincitori. Il nuovo decreto stabilisce, infatti, che ai vincitori siano attribuite «due classi stipendiali» per i nuovi docenti e «due classi di avanzamento stipendiale rispetto a quella in godimento» per i docenti che già insegnano. A questo riconoscimento retributivo ogni ateneo «con oneri a carico del proprio bilancio» potrà riconoscere al professore «fino a cinque classi ulteriori» rispetto alle classi stipendiali previste come base. Un modo questo per rendere più attraente la possibilità di venire a fare ricerca e insegnamento in Italia. «Anche se - aggiunge la presidente del CUN Barbati - il vero problema non sono tanto gli stipendi, ma i fondi e le risorse scientifiche a disposizione nel nostro Paese per fare ricerca che sono sottodimensionate rispetto agli altri». (Fonte: M. Bartoloni, IlSole24Ore 25-05-17)