TASSE UNIVERSITARIE. NOVITÀ NELLA LEGGE DI BILANCIO 2017 SU ESONERO E RIDUZIONE |
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La legge di bilancio 2017 ha innovato la normativa sulle tasse universitarie, superando e mandando in pensione il DPR n. 306/1997. La nuova disciplina prevede che dal prossimo anno accademico (2017/2018) ogni singola università, tramite l’approvazione di un regolamento interno, avrà la piena autonomia di stabilire l’ammontare delle tasse di frequenza annuali, tenendo sempre conto, ovviamente, dell’Isee della famiglia dello studente (o l’Isee personale dello studente), e rispettando i cosiddetti parametri di equità e progressività. La norma prevede l’esonero dal versamento delle tasse universitarie degli studenti che abbiano contemporaneamente determinati requisiti. I requisiti per avere l’esonero dal versamento delle tasse universitarie sono: nel caso di iscrizione al primo anno accademico, l’essere parte di un nucleo familiare con Isee pari o inferiore a 13.000 euro; nel caso di iscrizione al secondo anno accademico, l’avere ottenuto, entro il 10 agosto del primo anno di corso, almeno dieci crediti formativi; nel caso di iscrizione agli anni successivi al primo, l’avere conseguito nei dodici mesi precedenti la data del 10 agosto, almeno 25 crediti formativi; l’essere in corso o fuori corso di un solo anno. I requisiti per avere la riduzione dell’importo delle tasse universitarie: riguarda gli studenti che facciano parte di un nucleo familiare con Isee compreso tra 13.000,01 e 25.000,00 euro. In questo caso, tali studenti saranno tenuti a versare una tassa annuale pari o inferiore all’8% della quota di Isee eccedente 13.000 euro. (Fonte: J.Garz, www.universy.it 29-01-17)
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