Home 2010 20 Giugno Perché la manifestazione
Perché la manifestazione PDF Stampa E-mail
Una breve presentazione, per rivolgerci al cittadino che viene a conoscenza di questa nostra manifestazione e che certamente ne rimarrebbe sorpreso, e forse anche amareggiato, se non cercassimo di farlo entrare nel ragionamento che ci ha portato a questa decisione. Non sta a noi fare commenti, considerazioni e critiche di carattere generale sulla manovra finanziaria, varata dal Governo ed ora in fase di esame da parte del Parlamento. La manovra, in larga parte ben motivata, è assolutamente necessaria. La nostra manifestazione ha lo scopo di richiamare l’attenzione del Governo e del Parlamento in merito alle osservazioni e alle proposte che faremo per meglio conseguire le finalità della manovra, nel superiore interesse del Paese. Alla manifestazione partecipa una pluralità di sigle sindacali autonome, che raggruppano personale del pubblico impiego che serve il Paese in gran parte delle amministrazioni statali e nelle istituzioni pubbliche statali, regionali e comunali. Nell’affermare che vogliamo partecipare all’attuazione di quanto previsto dalla manovra, sentiamo il dovere di dire, con spirito critico, ma assolutamente costruttivo, che la manovra può e deve essere migliorata, ritoccando l’entità e le modalità applicative di alcuni tagli, e nel contempo, di fare proposte tese a mantenere invariato il saldo finanziario del dlgs. Noi siamo per la meritocrazia, la quale richiede che le cariche amministrative, le cariche pubbliche e i ruoli che presuppongono responsabilità di comportamento vengano affidati secondo criteri di merito e non di appartenenza lobbistica. Ad esempio nella manovra sono presenti per i dipendenti pubblici tagli orizzontali delle loro retribuzioni se superano determinati valori: sono tagli che colpiscono in maniera indiscriminata tutti coloro che hanno stipendi che rientrano in quelle fasce, indipendentemente dal loro merito, e possono produrre disaffezione nei soggetti più impegnati. Così pure l’assegnazione delle risorse pubbliche deve essere fatta in base alla valutazione dell’ente destinatario della risorsa. La sensazione che si ricava dalla lettura della normativa indubbiamente porta a dire che si tratta di una manovra che punta essenzialmente alla quantità, ovvero alla riduzione della spesa, e ciò in aperto contrasto con la manovra Brunetta, approvata soltanto qualche mese fa e che, con la leva della valutazione e della premialità, porta ad incentivare i comportamenti professionali migliori. Occorre pertanto prevedere nella manovra apposite modifiche per conseguire una più equa distribuzione dei sacrifici e per prevedere interventi più selettivi. In considerazione di quanto sopra chiediamo al Governo, il quale a tutt’oggi ci ha completamente ignorati, di volerci fissare un incontro per parlare e discutere oggettivamente, costruttivamente e con il tempo richiesto le nostre osservazioni e proposte. (A. Liberatore, Segretario nazionale USPUR)