Home 2017 16 gennaio VARIE LE CONSEGUENZE DELL’EMIGRAZIONE DEI GIOVANI PIÙ ISTRUITI
LE CONSEGUENZE DELL’EMIGRAZIONE DEI GIOVANI PIÙ ISTRUITI PDF Stampa E-mail

Secondo uno studio, nel nostro paese, a partire dal 2009, il numero di emigrati all’estero è aumentato in maniera considerevole. Solo nel 2015, sono espatriati 107.529 connazionali, con un incremento del 6,2 per cento rispetto all’anno precedente. Si tratta soprattutto di giovani che emigrano in cerca di lavoro. Tra le mete preferite ci sono la Germania (scelta dal 16,6 per cento degli espatriati del 2015), il Regno Unito, la Svizzera e la Francia, tutti paesi che hanno reagito alla crisi meglio dell’Italia.
Poiché tendono a emigrare gli individui maggiormente istruiti o che comunque sono dotati di abilità che trovano una buona remunerazione all’estero, le aree geografiche stagnanti perdono capitale umano a favore di quelle caratterizzate da più elevata crescita.
Gli effetti di questo processo possono essere particolarmente gravi al Sud. A differenza del Nord, dove l’emigrazione dei giovani verso l’estero è parzialmente compensata da coloro che arrivano dalle regioni meridionali, in queste ultime tale meccanismo di compensazione non ha luogo. Dal Sud molti giovani partono, soprattutto per il Nord, ma ben pochi arrivano: i dati del 2015 confermano un saldo migratorio interno negativo (-2.5). È probabile che anche in questo caso l’emigrazione sia soggetta a particolari meccanismi di selezione: in un’area povera di capitale sociale, ad andarsene potrebbero essere specialmente coloro che hanno un maggior livello di “civicness” (senso civico) e che più si sentono dissonanti al sistema. Non ci vuole molto a immaginare le conseguenze che ciò può produrre sulla possibilità di porre argine a vecchi mali, come criminalità, familismo e corruzione, e di intraprendere un cammino di cambiamento.
Non è certo una colpa spostarsi alla ricerca di prospettive migliori. Tuttavia, “l’uscita”, anche se individualmente conveniente, può essere socialmente inefficiente. (Fonte: M. De Paola, lavoce.info 09-01-17)