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I PRIMI RISULTATI DELLA VQR 2011-2014 PRESENTATI SOTTO FORMA DI “CLASSIFICHE”. OSSERVAZIONI DI FLC CGIL E ROARS PDF Stampa E-mail

La Flc Cgil giudica grave la scelta del presidente dell’ANVUR di presentare i primi risultati della VQR 2011-2014 sotto forma di “classifiche”. Ossia mettendo in lista gli atenei meglio valutati e quelli peggio valutati e pretendendo, peraltro, di giustificare l’operato dell’agenzia mostrando una “convergenza” del sistema frutto della maggiore attenzione dei valutati alla qualità scientifica. Mettendo quindi in raffronto i risultati della precedente VQR con quelli attuali e fingendo di ignorare che – cambiate le modalità di valutazione, gli indicatori, l’arco temporale, gli oggetti osservati – le due VQR sono incomparabili. Ovviamente, la comunità universitaria ha appreso di questi risultati – come è diventato ormai usuale – solo a mezzo stampa e attraverso i proclami di quegli atenei meglio piazzati nelle classifiche dell’agenzia.
Roars: Con l’ultimo comunicato stampa dell’ANVUR, anche la valutazione della ricerca entra a pieno diritto nell’era della post-verità. I risultati della VQR non escono dal cassetto, ma in compenso il presidente Graziosi ci informa che «L’università̀ italiana si è messa in moto convergendo verso uno standard comune e più elevato della qualità della ricerca. In media, gli atenei che avevano un livello della qualità della ricerca relativamente basso si sono rimboccati le maniche e, se non hanno scalato posizioni, almeno hanno ridotto lo svantaggio». La prova della convergenza? Se si considera l’indicatore che confronta qualità e dimensione, la distanza tra i primi e gli ultimi atenei si sarebbe accorciata. Però, basta qualche semplice calcolo aritmetico per mostrare che la convergenza sbandierata dall’ANVUR è solo un’illusione ottica. Infatti, come effetto collaterale della nuova scala dei punteggi usata nella VQR 2011-2014, l’indicatore che confronta qualità e dimensione viene riscalato verso il basso rispetto alla vecchia VQR. Di quanto? Di un fattore 0,7 che è più o meno proprio quello che ha fatto gridare al miracolo la nostra agenzia di valutazione. (Fonti: Flc Cgil 22-12-16; G. De Nicolao, Roars 23-12-16)