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E-LEARNING A LIVELLO INTERNAZIONALE PDF Stampa E-mail

Dopo la lunga stagione dell’E-learning e del Blended Learning, guidata tra il 1994 e gli anni 2000 da alcune Università di punta (la Open University in Inghilterra, l'Open Courseware Project del Mit o l'Universitat Oberta de Catalunya), si è assistito a una mutazione genetica nell’offerta digitale delle Università. A partire dal 2008 l'innovazione digitale, infatti, si è concentrata e diffusa in maniera virale in tutte le più prestigiose istituzioni mondiali con il fenomeno dei Mooc (Massive On-line Open Courses), mentre tra i “follower”, si diffondevano sempre più largamente E-learning e Blended learning (Aspen Institute Italia, 2014, E-learning: la rivoluzione in corso e l’impatto sul sistema della formazione in Italia). I Mooc - rispetto ai corsi in E-learning e Blended Learing, rivolti fino a questa data solo agli studenti iscritti alle università erogatrici - offrono corsi o percorsi di formazione aperti e disponibili in rete, strumenti formativi disponibili per tutti gli interessati a prescindere dalla loro carriera accademica o professionale. Questa tipologia di corsi è pensata per coinvolgere un numero molto elevato di utenti: Massive On-line Open Courses. Si tratta di moduli formativi generalmente basati su video e attività interattive online sostenute dai corsisti. Secondo una ricerca del Pew Internet & American Life Project (Lifelong Learning and Technology, 2016) sono ormai 10 milioni gli studenti, professional o i cittadini che hanno seguito un Mooc, o altre forme avanzate di E-learning e Blended learning, a beneficio della propria formazione accademica o continua. La parte del leone nel campo dei Mooc la fanno, a tutt’oggi, i corsi on-line erogati dai grandi consorzi di Università statunitensi: 5,6 milioni attraverso Coursera, consorzio privato fondato da alcuni docenti dell'Università di Stanford in California. Sempre a Stanford nasce anche la seconda piattaforma mondiale di Mooc, Udacity, che vanta 1.6 milioni di utenti; un milione di utenti ha il consorzio Edx fondato dall'Università di Harward e dal Mit di Boston. (Fonte: P. Ferri, www.agendadigitale.eu 13-01-17)