Home 2017 16 gennaio CLASSIFICAZIONI DEGLI ATENEI GLOBAL UNIVERSITY EMPLOYABILITY RANKING 2016. DOVE STUDIARE PER AVERE PIÙ POSSIBILITÀ DI TROVARE UN LAVORO
GLOBAL UNIVERSITY EMPLOYABILITY RANKING 2016. DOVE STUDIARE PER AVERE PIÙ POSSIBILITÀ DI TROVARE UN LAVORO PDF Stampa E-mail

Il magazine Times Higher Education individua gli atenei che danno maggiori garanzie sul futuro lavorativo dei propri laureati. Si tratta di 150 istituti di tutto il mondo che, una volta terminati gli studi, consentono di avere un’occupazione. Tra questi molti sono europei. Per elaborare la classifica – Global University Employability Ranking 2016 – sono stati ascoltati decine di amministratori delegati di grandi aziende, responsabili delle risorse umane e consulenti che selezionano i nuovi assunti in base a diversi criteri.
Ad aggiudicarsi il primo posto è il California Institute of Technology di Pasadena, che condivide il podio con altre due istituzioni a stelle e strisce: MIT di Boston, piazzatosi secondo, e Harvard, terzo. Prima in Europa è la britannica Cambridge, che precede nell’ordine le americane Stanford e Yale. L’ateneo inglese è un monumento all’istruzione e alla ricerca: 18mila iscritti, un quarto provenienti da fuori il Regno Unito, 150 dipartimenti, un centro di ricerca che non ha bisogno di presentazioni, 92 premi Nobel all’attivo. Più di Cambridge è difficile trovare in Europa. Ottime possibilità le hanno anche i laureati di Oxford, che nel Global University Employability Ranking 2016 si è classificata in settima posizione. Rinomata soprattutto per lo studio delle scienze. Il futuro è rosa anche per chi frequenta la Technische Universität München di Monaco di Baviera, che con il suo ottavo posto al mondo, e terzo in Europa, è la prima delle non anglosassoni. Nella top ten c’è spazio anche per Princeton (nona) e University of Tokyo (decima). Tra le asiatiche brillano, inoltre, la Hong Kong University of Science and Technology (tredicesima), la National University of Singapore (quindicesima), l’Università di Pechino (diciassettesima) e il Tokyo Institute of Technology (ventesimo). Tornando in Europa al quarto posto si piazza l’Imperial College di Londra situato nel centro della capitale inglese. Segue subito dopo un ateneo francese, l’HEC di Parigi, un’importante business school. Sesta e settima posizione europea ancora per due inglesi: il King’s College di Londra e l’University of Manchester. Ottavo posto per l’Instituto de Empresa in Spagna. Si tratta di un istituto privato per laureati che offre una formazione professionale nei campi dell’economia e del diritto. Ancora Francia, ancora una business school, siamo a Lione con l’Emlyon. Chiude la top ten europea la Svizzera. Qui l’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia si conferma polo centrale per lo studio delle materie tecniche.
E l’Italia?
Su 34 Paesi presi in considerazione l’Italia si piazza al 12° posto, davanti al Brasile e dietro a Spagna, Singapore, Svizzera, India e Francia (in sesta posizione) (Tabella). La prima università italiana che si trova nella classifica globale è collocata al 78° posto ed è la Bocconi di Milano. Per trovarne un’altra dobbiamo arrivare alla 106esima posizione dove a spiccare è ancora un ateneo milanese: Il Politecnico di Milano. Al 137° posto infine c’è la Scuola Normale Superiore di Pisa. Per vedere la classifica completa collegarsi a http://tinyurl.com/j3ny6yz . (Fonte: A. De Gregorio, CorSera Università 18-11-16)