Home 2016 21 novembre IN EVIDENZA CATTEDRE UNIVERSITARIE DI ECCELLENZA (CATTEDRE NATTA). LA MINISTRA APRE A «MIGLIORAMENTI IN PARLAMENTO» DELLE PROCEDURE DI SELEZIONE
CATTEDRE UNIVERSITARIE DI ECCELLENZA (CATTEDRE NATTA). LA MINISTRA APRE A «MIGLIORAMENTI IN PARLAMENTO» DELLE PROCEDURE DI SELEZIONE PDF Stampa E-mail

Il mondo accademico protesta per le cattedre di eccellenza "Natta". Come risponde signora ministra? «Il principio in sé è credo incontestabile: chi può obiettare a risorse aggiuntive che porteranno 500 persone in più, e di qualità, negli atenei italiani? A sollevare critiche sono metodo e procedure di selezione finora pensate. Voglio dire allora che con la consegna del parere del Consiglio di Stato inizia nelle prossime settimane il percorso parlamentare, che per me sarà lo spazio per tutti i possibili, in alcuni casi doverosi miglioramenti. Noi siamo aperti a questi contributi: il Parlamento serve proprio a valutare dei punti critici, e credo il governo abbia il dovere di ascoltarlo. Invito solo a non buttare anche il bambino con l'acqua sporca, non smontiamo tutta l'operazione».
Ma le sue parole al momento non paiono tranquillizzanti. Innanzitutto la ministra pone di fronte al fatto compiuto di "500 persone in più" negli atenei italiani, sulle quali, a suo dire, nessuno dovrebbe avere qualcosa da obiettare. Ammesso e non concesso che i criteri con i quali si sceglieranno quei cinquecento siano veramente soddisfacenti, sarebbe come pretendere che qualcuno con la casa un po' diroccata, piena di spifferi e senza riscaldamento perché non ci sono i soldi per pagarlo, sia grato del prezioso tappeto persiano che gli è stato regalato, che potrà mettere nell'ingresso, magari così nascondendo il pavimento vecchio e sconnesso. La ministra prosegue sostenendo che a sollevare critiche sono metodo e procedure. Qui bisogna intendersi. Se per "metodo" Stefania Giannini intende il fatto che si sia proceduto senza avvertire la necessità di consultare il mondo universitario e si sia deciso tutto a Palazzo Chigi e per "procedure" intende l'insieme delle procedure che hanno costituito un canale parallelo e lo hanno messo sotto tutela della Presidenza del Consiglio (e del governo), allora ha ragione. E quindi ben venga una radicale discussione sulla natura del provvedimento. Se, invece, la ministra Giannini ritiene che metodi e procedure riguardino i meri dettagli, credo che non abbia colto la profondità dello sconcerto di quella parte del mondo universitario che si è sinora espresso. (Fonte: A. Comaschi e S. Ventura, L’Unità 18/19-10-16)