Home 2016 20 ottobre ATENEI. IT I TRE POLITECNICI, UNIBO E SANT'ANNA DI PISA SARANNO I POLI DI RIFERIMENTO PER LE AZIENDE NEL PIANO ITALIA 4.0
I TRE POLITECNICI, UNIBO E SANT'ANNA DI PISA SARANNO I POLI DI RIFERIMENTO PER LE AZIENDE NEL PIANO ITALIA 4.0 PDF Stampa E-mail

Un piano che dovrà mobilitare 10 miliardi di investimenti industriali aggiuntivi e 7 miliardi in più per la ricerca e sviluppo: "Italia 4.0", il progetto che sarà presentato dal premier Matteo Renzi e i ministri Carlo Calenda e Pier Carlo Padoan, è pronto e si presenta come una cura fatta dí incentivi fiscali, sostegno al venture capital, diffusione della banda ultralarga, formazione dalle scuole all'università, centri di ricerca d'eccellenza. Una bozza del piano, che potrebbe ancora essere oggetto di modifiche, parla di circa 7 miliardi di risorse pubbliche aggiuntive tra il 2017 e il 2020, con effetti di copertura sulle finanze pubbliche spalmati in otto anni. A queste si sommano 7,5 miliardi già stanziati (soprattutto con il piano banda ultra-larga). Un "progetto crescita" che va anche oltre il manifatturiero in senso stretto e che l'Italia metterà al centro del G7 del 2017 anche per impostare alleanze con altri Paesi. Nelle stime governative, l'intervento pubblico avrà un effetto leva di 4,5 volte e dovrebbe determinare un aumento degli investimenti privati con focus industriale da 80 a 90 miliardi all'anno e un incremento medio annuo della spesa privata in ricerca e sviluppo-innovazione di 7 miliardi, per passare da 13 a 20 miliardi. In pista anche l'ampliamento dell'offerta formativa ad alta specializzazione tecnologica raddoppiando il numero di studenti degli Its (gli istituti tecnici superiori) che gravitano nei settori di industria 4.0. Cruciale infine il dialogo tra mondo della ricerca e imprese: da qui il finanziamento a 900 dottorati di ricerca specializzati (di cui 100 sui big data), il potenziamento del cluster nazionale fabbrica intelligente e la creazione soprattutto di «competente center» legati a poli universitari di eccellenza - i politecnici di Milano, Torino e Bari, l'università di Bologna e la Sant'Anna di Pisa - a cui affidare il compito di fare formazione e sperimentare con le imprese le nuove tecnologie 4.0. Per irrobustire questi poli d'eccellenza potrebbe essere prevista una dote di 100 milioni. (Fonte: M. Bortoloni, IlSole24Ore 13-09-16)