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RICERCA. LA DISTRIBUZIONE DEI FONDI PRIN PDF Stampa E-mail

Ci sono 97 atenei in Italia (statali e non), 895 dipartimenti, 59.960 ricercatori, 1.652.592 studenti iscritti. Questo sistema universitario ha riposto le sue speranze e la sua visione di ciò di cui avrebbe bisogno l'Italia del futuro in 4431 progetti scientifici inviati al MIUR (bando PRIN 2015) per un ammontare totale di finanziamento richiesto di oltre 2 miliardi e cento milioni di euro. La risposta della commissione che si è occupata della selezione dei progetti è stata il via libera a 300 progetti per un totale di circa 92 milioni di euro: 109 progetti per le Scienze della vita (cui andranno 32.111.638 euro), 95 progetti per le Scienze fisiche (cui andranno 31.686.164 euro) e 96 progetti per le Scienze sociali e umanistiche (27.446.999 euro). Troppo poco? In realtà il MIUR sostiene il contrario. «I fondi stanziati sono due volte e mezzo quelli del bando precedente, quello del 2012. Il sostegno alla ricerca di base è essenziale e il PRIN è uno dei principali canali di finanziamento ma nel Programma Nazionale ci sono anche altri strumenti che vanno in questa direzione. Dei 2,5 miliardi stanziati, oltre 1 miliardo servirà a finanziare interventi sul capitale umano come le misure per attrarre in Italia i vincitori dei bandi Erc e rendere più competitivi i nostri ricercatori». Ma andando nel dettaglio dei progetti PRIN finanziati, si nota, invece, che in media ci sono stati tagli del 30% e alcuni settori sono stati molto penalizzati, come chimica, informatica e anche scienze della terra a dispetto dei terremoti che a scadenze ormai sempre più ravvicinate mettono in ginocchio l'Italia. (Fonte: F. Amabile, La Stampa 12-10-16)