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DATI OCSE SULLA SCUOLA PDF Stampa E-mail

Il pil pro capite e la spesa per studente italiani sono in linea con la media dell'OCSE (il pil pro capite in Italia è di Usd 32.110 rispetto a una media Ocse di 33.732 e la spesa per studente è di 84.416 rispetto a una media Ocse di Usd 83.382). Pertanto, coloro che sostengono che nel nostro paese si spende per la scuola meno che negli altri paesi industrializzati dicono sciocchezze. In Italia, solo il 17% dei 35-44enni ha una qualifica di livello terziario (universitario) rispetto a una media Ocse del 34%. Insomma, l'analisi compilata dall'Ocse è una radiografia né benevola né malevola della scuola italiana. Ricordiamo che molti insegnanti e molte organizzazioni di studenti si sono opposti ai test e, anzi, li combattono: è la scelta dell'asino che non vuole essere valutato proprio per non «far conoscere» la sua asinaggine. C'è un dato però che manca e che aiuterebbe a comprendere sino in fondo i fenomeni che percorrono i nostri plessi scolastici: si tratta delle differenze Nord/Centro/Sud/Isole degli esami di ammissione nelle università italiane più accreditate nella classifica internazionale degli atenei (Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Padova, etc). Negli ambienti universitari si parla di una falcidia degli studenti che provengono dalle scuole medie superiori del Sud e delle Isole, a dimostrazione che i 100 su 100 distribuiti a piene mani (per esempio in Puglia) non corrispondono a preparazioni spiccate. (Fonte: D. Cacopardo, ItaliaOggi 30-08-16)