Home 2010 18 Febbraio Rettifiche ai bandi di concorso per ricercatore
Rettifiche ai bandi di concorso per ricercatore PDF Stampa E-mail
Sono arrivate le prime rettifiche ai bandi di concorso per ricercatore non conformi alle nuove regole. Dopo la rettifica della Scuola Normale di Pisa e quella (a nostro avviso parziale) di Udine, sulla Gazzetta Ufficiale di oggi arriva quella dell'Università "La Sapienza" di Roma. Tra le altre cose è scritto che «Considerato che, il termine «prova» potrebbe essere interpretato come un ulteriore valutazione, anche se nei bandi non viene mai menzionata alcuna prova d'esame o prova orale; Considerata l'opportunità di prevenire ogni possibile contenzioso; Ritenuto quindi necessario procedere alla formulazione di un’interpretazione autentica dei bandi in cui viene menzionato il termine "prova"», [...]. «L'illustrazione e discussione sui titoli sostenuta dai candidati davanti alla commissione non costituisce oggetto di autonoma valutazione essendo esclusivamente funzionale al giudizio sui titoli». Questa rettifica può benissimo essere usata come un valido "precedente" per tutti quegli atenei che non hanno ancora rettificato i loro bandi, come per esempio l'Università degli Studi della Basilicata, l'Università degli Studi di Brescia e l'Università degli Studi di Milano.
La notizia è stata data da questo lancio di agenzia: Dopo le proteste delle associazioni di categoria (con l'Apri, Associazione precari della ricerca, in prima linea) e diversi articoli sulla stampa, il rettore della Sapienza, Luigi Frati, ha deciso di rettificare i bandi di concorso per ricercatori a tempo indeterminato emanati lo scorso dicembre. La rettifica è uscita sulla Gazzetta Ufficiale del 9 febbraio e riguarda una parola utilizzata nei bandi che poteva far pensare a una violazione delle nuove norme sui concorsi previste dalla legge 1 del 2009 che ha eliminato scritti e orali. All'articolo 6, infatti, la discussione dei titoli da parte dei candidati veniva definita "prova", il che poteva far pensare a una surrettizia reintroduzione dell'orale, eliminato per legge. Così l'ateneo capitolino ha deciso di correggere il tiro. "Considerato che, il termine 'prova' potrebbe essere interpretato come un'ulteriore valutazione", si legge nella rettifica, per "prevenire ogni possibile contenzioso", si precisa che "l'illustrazione e discussione sui titoli sostenuta dai candidati davanti alla commissione non costituisce oggetto di autonoma valutazione essendo esclusivamente funzionale al giudizio sui titoli". Inoltre il termine prova "viene sostituito con il termine illustrazione e discussione". (Fonte: Ricercatoriprecari.blogspot.com e DIRE 09-2-2010)