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QUANTO VALE IL TITOLO DI STUDIO UNIVERSITARIO NEL MERCATO DEL LAVORO ITALIANO PDF Stampa E-mail

JobValue, la società di consulenza manageriale specializzata nei sistemi di risorse umane, ha pubblicato il rapporto "Quanto vale il titolo di studio universitario nel mercato del lavoro italiano", nel settore di analisi JobPricing sul mercato delle retribuzioni italiane. La scelta tra università statale o non statale favorisce quest'ultima tipologia. Aver frequentato un'università non statale fa ottenere un ritorno economico superiore del 17% rispetto a chi ha frequentato un'università statale e del 4% rispetto a chi ha studiato in un politecnico. Aver frequentato un'università del Nord significa guadagnare mediamente il 13% in più rispetto a chi ha studiato al Sud. Milano e Roma si contendono le università da frequentare per avere in seguito una retribuzione media di alto livello tra i 25 e i 34 anni. In ordine, i primi cinque posti sono occupati da: Università Bocconi, Politecnico di Milano, Università Cattolica, LUISS - Guido Carli e Università "Tor Vergata". Le università non statali si confermano una scelta "vincente" non solo per la retribuzione di partenza dei laureati, ma anche per le opportunità di carriera in termini di inquadramento contrattuale che si può raggiungere: Bocconi, Luiss e Cattolica sono anche le tre università (tutte non statali) in cui la retribuzione annua lorda cresce in modo maggiore nella prima fase della carriera, mentre per Siena, Milano Statale e Ca' Foscari di Venezia l'aumento è significativo nella seconda parte della carriera (35-44 anni). (Fonte: D. Gentilozzi, rivistauniversitas 20-06-16)