Home 2010 18 Febbraio La durata dei rapporti con i titolari di assegni di ricerca e dei contratti di ricercatore a td nel DDL 1905
La durata dei rapporti con i titolari di assegni di ricerca e dei contratti di ricercatore a td nel DDL 1905 PDF Stampa E-mail
Nel DDL 1905 si legge "Al fine di evitare un precariato stabile e di consentire esclusivamente ai meritevoli di proseguire l’attività` di ricerca, è posto un limite alla durata complessiva dei rapporti instaurati con i titolari di assegni di ricerca e dei contratti di ricercatore a tempo determinato, che non puoi complessivamente superare i dieci anni." Pertanto il limite di 10 anni di precariato include gli anni di assegno e quelli di ricercatore a TD: ciò significa che tutti coloro che hanno già usufruito di almeno 5 anni di assegno (avendo fatto un dottorato di 3 anni) non potranno mai usufruire di 3+3 anni da ricercatore a TD..., Infatti, gli assegni di ricerca e i ricercatori a TD che saranno istituiti dal DDL non saranno (lo dicono quegli stessi tecnici del MIUR che hanno scritto il DDL) equivalenti agli assegni di ricerca e ai ricercatori a TD fatti fino ad oggi. Anche per evitare, dicono loro, che i ricercatori a TD fatti fino ad oggi vengano tutti "ope legis" messi nella condizione di "tenure track" prevista dal DDL per i nuovi ricercatori a TD. Perciò, a meno di sorprese (possibili) in Parlamento, questi 10 anni si riferiscono agli assegni+TD che verranno fatti dopo il DDL. E' evidente che il DDL intende eliminare il precariato attraverso l'eliminazione di tutti i ricercatori precari che in questo momento hanno più di 29-30 anni, visto che fra percorso parlamentare e provvedimenti attuativi passeranno almeno un paio di anni e anche chi ora è sotto i limiti avrà fatto abbondantemente in tempo a superarli quando partiranno i primi TD. Che, per inciso, saranno pochissimi, visto che lo stesso ddl li rende notevolmente più costosi degli attuali posti da ricercatore. (Fonte: dibattito@ricercatoriprecari.org 5-7-02-2010)