ASCESA DEL DOUBLE DEGREE PDF Stampa E-mail

Dopo il calo di matricole, la penuria di risorse, l'eccessivo proliferare di corsi troppo di moda ma con poche chance occupazionali, le università italiane provano a invertire la rotta mettendo in campo per il prossimo anno accademico oltre 4.600 corsi, tra primo livello (più di 2.250), secondo livello (circa 2.050) e ciclo unico (318). Nel ventaglio di proposte, che in valore assoluto non si discostano di molto dagli anni accademici precedenti, a spiccare è l'ascesa dei double degree, percorsi di studio che permettono di laurearsi in Italia, ma anche in un ateneo straniero. Qualche esempio? Lingue e civiltà orientali a Roma e a Pechino o Banking and finance a Milano e negli States: il tutto con un unico corso di studi. La possibilità viene offerta da 56 atenei (oltre la metà del totale), il 25% in più rispetto a cinque anni fa. E i corsi di questo genere sono 549, aumentati di oltre l'80% rispetto al 2012/13.I vantaggi ripagano l'investimento fatto: le esperienze di studio all'estero svolte durante gli studi sono carte vincenti per entrare nel mondo del lavoro. Secondo AlmaLaurea, a un anno dal titolo le possibilità di trovare lavoro sono più alte del 10% rispetto ai coetanei rimasti a studiare in patria, grazie a diversi jolly: potenziamento delle lingue straniere, varietà di studi, network di contatti costruito durante i soggiorni internazionali. Possibilità che salgono ulteriormente se viene svolto uno stage curricolare (+14% di chance in più). (Fonte: F. Barbieri, IlSole24Ore 20-06-16)