PROGETTO LAUREE PROFESSIONALIZZANTI PDF Stampa E-mail

Un asso nella manica degli atenei italiani - per superare i ritardi del nostro Paese nel collegamento tra formazione e mondo del lavoro - è la messa a punto di percorsi di primo livello più professionalizzanti, dove finora solo per quelli di area sanitaria ci sono buoni risultati sul mercato del lavoro (il 62% ha un'occupazione a un anno dal titolo triennale, contro una media generale del 26,9/%). Il cantiere è aperto sul «Progetto lauree professionalizzanti» ideato dalla Conferenza dei rettori, che dal 2017 dovrebbe vedere il debutto di corsi capaci di rispondere a quell’esigenza di tecnici che richiede il mercato e che spesso non si trovano a causa di un sistema formativo non adeguato. Secondo il Cedefop, istituto di ricerca economica della Commissione Ue, si tratta di due milioni di opportunità occupazionali per tecnici intermedi nei prossimi 10 anni. Un'iniziativa che potrebbe curare anche un altro grande male di cui soffre il mercato del lavoro italiano, quello della sovraistruzione: il plotone di "overeducated" e "mismatched" - i troppo istruiti o con un curriculum non corrispondente al lavoro svolto - negli anni della crisi si è allargato sempre più con 300mila laureati tra 25 e 34 anni che hanno un titolo di studio più elevato rispetto a quello richiesto per svolgere il lavoro attuale (in crescita di circa il 4% rispetto al 2008).(Fonte: F. Barbieri, IlSole24Ore 20-06-16)