Home 2016 5 settembre FINANZIAMENTI FINANZIAMENTI PUBBLICI ALL’ISTRUZIONE SUPERIORE NELLA UE. L’ITALIA IN CODA CON LO 0,3% DEL PIL
FINANZIAMENTI PUBBLICI ALL’ISTRUZIONE SUPERIORE NELLA UE. L’ITALIA IN CODA CON LO 0,3% DEL PIL PDF Stampa E-mail

L'analisi Eurostat sulla spesa governativa divisa per funzioni secondo la Classification of the Functions of Government (COFOG) evidenzia mediamente una spesa europea complessiva per l'istruzione pari al 4,9% del PIL (invariata rispetto al 5% del 2006), di cui l'1,5% destinato alla scuola dell'infanzia e alla primaria, l'1,9% alla scuola secondaria e lo 0,8% all'istruzione superiore. Nel complesso un bilancio praticamente rigido, in gran parte destinato alle spese fisse e obbligatorie, atteso che mediamente il 60% è destinato alla retribuzione dello staff e dei docenti, il 5% alle prestazioni sociali, il 5% ai trasferimenti alle istituzioni private e il 7% alle strutture edilizie.
I Paesi più virtuosi sono Islanda (7,7% del PIL), Danimarca (7,2%), Finlandia (6,4%) e Belgio (6,3%), che proprio nei maggiori finanziamenti alla formazione hanno visto un tunnel di uscita dalle difficoltà contingenti. All'opposto le percentuali più basse sono in Italia (4,1%), che precede solo Romania, Spagna, Bulgaria e Slovacchia (3% PIL) e totalizza la peggiore posizione riferita all'incidenza percentuale della spesa per l'istruzione sull'intero bilancio (7,9% rispetto a oltre il 15% in Lettonia, Lituania e Islanda). Se l'Italia risulta in linea con la media nell'istruzione primaria, è in coda per la spesa pubblica per l'istruzione superiore (0,3% del PIL), preceduta da Lussemburgo (0,4%), Regno Unito (0,5%) e Romania (0,6%) in un’ideale classifica capeggiata da Finlandia (1,9%), Danimarca (1,7%) e Islanda (1,6%). Non va meglio per i finanziamenti alla cultura dove l'Italia si pone al penultimo posto (0,7% del PIL rispetto all’1% media UE), precedendo solo la Grecia. (Fonte: L. Moscarelli, rivistauniversitas 14-06-16)