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UK. LIBRO BIANCO SULL’ISTRUZIONE E RIFORME DELL’UNIVERSITÀ PDF Stampa E-mail

Il Libro bianco sull'istruzione evidenzia che un quinto dei laureati non trova lavori adeguati al titolo di studio; circa due terzi degli studenti dicono che il corso di laurea è stato inferiore alle aspettative; le aziende si lamentano che dalle università non escono potenziali dipendenti sufficientemente preparati e, secondo il Chartered Institute of Personnel and Development, più della metà dei laureati ha un'occupazione per la quale la laurea non serviva nemmeno. Pertanto il ministro delle Università, Jo Johnson, ha iniziato una riforma secondo principi di competizione e trasparenza, perché è convinto che per troppo tempo varie forme di nepotismo, ostruzionismo e barriere all'entrata abbiano corrotto lo spirito liberale e meritocratico del sistema universitario britannico. Per questo ha prima di tutto liberalizzato il mercato delle università: da questo momento, non saranno più le università esistenti a decidere quali altri atenei o corsi possono essere aperti (finora è stato così per un'esigenza di armonizzazione dell'offerta scolastica. Le università esistenti che non dimostrano di mantenere alti i propri standard non saranno più "salvate" dal governo: se scendono nella classifica degli atenei più meritevoli, dovranno abbassare le loro rette, incentivando così ogni ateneo a garantire un'offerta scolastica adeguata al proprio costo. Se invece un'università dimostra di avere corsi eccellenti, potrà adeguare le rette all'inflazione, alzandole, nei prossimi due anni. il Libro bianco prevede l'istituzione di due organi, un Office for Students e il Teaching Excellence Framework che permette di stilare una classifica di eccellenza per i corsi, i professori e gli atenei.
(Fonte: P. Pedruzzi, Il Foglio 18-05-16)