Home 2016 26 giugno UE. ESTERO UE. ATTRARRE STUDENTI E RICERCATORI QUALIFICATI DA PAESI TERZI
UE. ATTRARRE STUDENTI E RICERCATORI QUALIFICATI DA PAESI TERZI PDF Stampa E-mail

La concorrenza di altri paesi extra-Ue nell'attirare talenti è alta, è per questo che con una direttiva approvata in seduta plenaria dal Parlamento Europeo, l'Ue corre ai ripari. L'opportunità per ricercatori e studenti è quella di rimanere dopo il compimento del proprio progetto o ottenuto il proprio diploma di laurea. Per la prima volta vengono inserite delle disposizioni facoltative anche sugli au pairs in una normativa europea. La direttiva pone regole comuni sulla permanenza degli studenti o ricercatori provenienti da paesi terzi: finito il corso di studio o il progetto di ricerca potranno rimanere almeno nove mesi in un paese Ue per cercare lavoro o avere il tempo di iniziare un'attività di business. In questo modo l'Europa oltre a formare studenti stranieri, potrà trarre dei benefici dalle competenze che avranno acquisito: disponibilità di lavoratori qualificati e creazione di posti di lavoro attraverso nuove attività. Per quanto riguarda invece la permanenza illegale del ricercatore, lo stato membro potrebbe chiedere alle organizzazioni di ricerca con le quali lo studioso avrà stretto l'accordo, di dichiararsi responsabili fino a che non avrà ottenuto un permesso di residenza con lo scopo della ricerca di lavoro o per l'apertura di un'impresa. I ricercatori potranno portare con loro i propri familiari che avranno anche la possibilità di lavorare durante il soggiorno Ue. (Fonte: I. Giuntella, IlSole24Ore 13-05-16)