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ESODO DEI GIOVANI DAL SUD. OCCORRE RIEQUILIBRARE LA SPESA PER FERMARE IL DIVARIO FORMATIVO NORD-SUD PDF Stampa E-mail

Sostiene l'economista Adriano Giannola che è un errore fermare i giovani del Mezzogiorno, cervelli o non cervelli, che vogliono trasferirsi altrove. «È assurdo pensare di poter negare loro la possibilità di cercare lavoro laddove esistono le condizioni», dice. Ma poi aggiunge: «Certo, se si riuscisse a garantire loro almeno l'opportunità di frequentare università competitive con quelle del Nord perché dotate degli stessi parametri di finanziamento e di spesa, se non altro si riuscirebbe a formarli qui: e già sarebbe un enorme risultato». La sfida resta dunque il sistema della formazione?
«Non è l'unica, sicuramente. Ma è quella che si potrebbe vincere se esistesse un pizzico di maggiore consapevolezza da parte delle forze parlamentari sulla possibilità di cambiare le cose senza grossi sforzi. Ormai abbiamo capito, e non da oggi, che è stato commesso un grosso errore nell'impoverire gli atenei del Sud: assegnare ad essi solo il 40 per cento delle risorse e destinare il restante 60% alle università del Nord vuol dire scavare un solco che ben difficilmente potrà essere colmato». È necessaria una scelta politica che ha un obiettivo tanto evidente quanto concreto: riequilibrare la spesa e impedire che il divario formativo tra Nord e Sud aumenti ancora». (Fonte: N. Santonastaso, Il Mattino 23-05-16)