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I CONSORZI UNIVERSITARI DI RICERCA TEMATICA SENZA FONDI PDF Stampa E-mail

I CIRT (Consorzi interuniversitari di ricerca tematica) sono nati per favorire la collaborazione tra atenei, enti di ricerca e aziende raccogliendo ottimi risultati. Nonostante questo, il MIUR ha azzerato gli stanziamenti ad essi destinati già nel 2013 e nel 2015, e al momento non ci sono tracce di finanziamento nella bozza di Fondo di Finanziamento Ordinario 2016. Una situazione che si traduce inevitabilmente in una discontinuità nelle attività di ricerca e nella difficoltà di elaborazione di nuovi progetti. Ad aprile, le senatrici Di Giorgi, Ferrara, Idem e Puglisi avevano presentato un'interrogazione per segnalare il problema, sottolineando che «i Cirt si contraddistinguono per un'alta efficienza gestionale e per bassi costi di struttura». Il Programma Nazionale della Ricerca (PNR) approvato dal Governo evidenzia le linee di sviluppo della ricerca italiana nei prossimi anni: se si vuole investire nella ricerca, in linea con la strategia Horizon 2020, non bisogna solo ridurre gli sprechi ma anche sostenere gli attori – come i Cirt – che aumentano la capacità complessiva del sistema di sviluppare ricerca e promuovere la formazione di giovani ricercatori. A tal fine, i Cirt hanno chiesto l'istituzione di un "tavolo tecnico" di confronto che riunisca i rappresentanti di Miur, Crui e Cirt per restituire a questi ultimi i finanziamenti di cui hanno bisogno in un quadro di programmazione triennale. (Fonte: I. Ceccarini, rivistauniversitas 25-05-16)