Home 2016 18 maggio LIBRI. RAPPORTI PASSING ON THE RIGHT: CONSERVATIVE PROFESSORS IN THE PROGRESSIVE UNIVERSITY
PASSING ON THE RIGHT: CONSERVATIVE PROFESSORS IN THE PROGRESSIVE UNIVERSITY PDF Stampa E-mail

Autori: Jon Fields e Joshua Dunn. Ed. Oxford University Press, 2016, 256 pg.
Si tratta di una ricerca rigorosa che dà conto dell’ostracismo, della discriminazione, delle ataviche inclinazioni democratiche e delle altrettanto ataviche antipatie per i conservatori, ma esibisce il raro pregio dell’equilibrio. E’ una ricerca condotta con un metodo scientifico esplicito e verificabile, non un pamphlet da dare in pasto a Fox News. Rispetto ad altre indagini simili sul “bias” democratico nell’accademia, lo studio dei due politologi si concentra sul racconto dei conservatori che abitano nelle facoltà di economia, scienze politiche, sociologia, storia, filosofia e lettere. La scelta di non indagare gli accademici che si occupano di scienze naturali e discipline matematiche deriva dalla convinzione che negli ambiti dove il metodo d’indagine è più stringente, le inclinazioni ideologiche tendano a essere meno influenti. Fields e Dunn hanno intervistato di persona 153 professori in 84 università, la maggior parte dei quali ha scelto l’anonimato, ammettendo nel campione soltanto quelli che si identificano come conservatori. Si tratta dello studio quantitativamente più vasto su una specie in via d’estinzione. Attraverso le testimonianze, i ricercatori hanno certamente trovato il “bias” ideologico di cui si è detto, ma hanno anche trovato altro. Innanzitutto, l’ostracismo non è definitivo. “Un terzo dei professori intervistati – scrivono Fields e Dunn – dicono di aver nascosto le loro convinzioni politiche prima di avere ottenuto il posto da ordinari. Certo, essere ‘in the closet’ non è facile (un professore particolarmente preoccupato ci ha detto: “E’ perfino pericoloso pensare qualcosa di conservatore quando sono nel campus, perché mi potrebbe sfuggire dalla bocca”), ma è una difficoltà temporanea, visto che tutti quelli che abbiamo ascoltato hanno dichiarato di essere usciti o di voler uscire allo scoperto dopo aver ottenuto il posto. Una volta diventati ordinari, i conservatori sono liberi di esprimere le loro opinioni politiche e di pubblicare ricerche che riflettono i loro interessi e le loro prospettive. L’originalità di “Passing on the Right” sta nel suggerire che un diverso atteggiamento nei confronti dei professori conservatori farebbe un buon servizio alla reale vocazione progressista e liberal dell’accademia, e non sarebbe soltanto un ribilanciare le squadre per pagare il solito, formale tributo all’idolo dorato delle pari opportunità. (Fonte: M. Ferraresi, Il Foglio 19-04-16)