Home 2016 18 maggio VARIE COSTITUZIONE DI UNA NUOVA ALLEANZA DI ALTE PROFESSIONALITÀ DEL MONDO PUBBLICO E PRIVATO CONTRO ATTACCO A DIRITTI PENSIONE ACQUISITI
COSTITUZIONE DI UNA NUOVA ALLEANZA DI ALTE PROFESSIONALITÀ DEL MONDO PUBBLICO E PRIVATO CONTRO ATTACCO A DIRITTI PENSIONE ACQUISITI PDF Stampa E-mail

Giorgio Ambrogioni, presidente della Cida, la confederazione sindacale che rappresenta unitariamente a livello istituzionale dirigenti, quadri e alte professionalità, annuncia a Labitalia la costituzione di una nuova alleanza della quale fanno parte esperti di associazioni complessivamente rappresentative di circa 500mila alte professionalità del mondo pubblico e privato quali dirigenti, magistrati, diplomatici, medici e docenti universitari. "L'alleanza - spiega Ambrogioni - ha un obiettivo 'alto': quello di dare una voce quanto più possibile unitaria e credibile a una parte significativa della classe dirigente". In un momento in cui si mettono in discussione "diritti acquisiti" in materia previdenziale, dunque, Cida ha promosso la costituzione di un tavolo di lavoro intercategoriale, coordinato dall’attuario Antonietta Mundo. "Le alte professionalità con la loro alleanza intendono contrastare qualsiasi misura che metta in discussione i diritti acquisiti, conquistati al termine di un lungo impegno lavorativo e di carriere frutto di percorsi meritocratici", spiega una nota. Cida e le alte professionalità stigmatizzano soprattutto "le ripetute esternazioni del presidente dell’Inps che stanno influenzando il dibattito pubblico, e che sono agevolmente contestabili per la mancanza di basi tecniche e che sembrano avere un solo obiettivo di tipo punitivo". "L’ultima proposta di Boeri consiste nel finanziare la flessibilità tassando con un contributo di solidarietà le pensioni più elevate, che in passato, avrebbero avuto dalla normativa vigente delle 'concessioni eccessive' in termini di durata: in realtà, queste pensioni sono frutto di lunghi anni di lavoro e assolutamente correlate a contributi elevati, professionalità, responsabilità e merito dimostrati sul campo”. Pretendere di finanziare la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro (da considerarsi peraltro auspicabile) con un nuovo contributo di solidarietà, così come propone Boeri, risulterebbe assurdo, oltre che profondamente iniquo. Assurdo perché le risorse ricavate sarebbero del tutto marginali rispetto ai costi, e iniquo perché, come ha già per altro ricordato il ministro Poletti, sulle pensioni superiori a 90.000 euro lordi annui già gravano contributi di solidarietà che vanno dal 6% al 18%", dice la Cida. (Fonte: Libero 07-04-16)