Home 2016 23 febbraio UE. ESTERO GB. DA SETTEMBRE I NUOVI ISCRITTI ALL’UNIVERSITÀ NON POTRANNO BENEFICIARE DI ALCUN TIPO DI BORSA DI STUDIO STATALE
GB. DA SETTEMBRE I NUOVI ISCRITTI ALL’UNIVERSITÀ NON POTRANNO BENEFICIARE DI ALCUN TIPO DI BORSA DI STUDIO STATALE PDF Stampa E-mail

I ragazzi inglesi che decideranno di iscriversi alle università del proprio Paese dal prossimo settembre non potranno beneficiare di alcun tipo di borsa di studio statale: questa la decisione presa definitivamente a metà gennaio dal governo britannico, che non dà segni di vacillare nonostante le proteste studentesche e gli appelli dell’opposizione. Falciati dunque i sussidi, per sollevare almeno in parte le famiglie dai costi della vita universitaria, i nuovi immatricolati potranno ricorrere solamente ai prestiti (loans), che sostituiranno completamente le altre forme di beneficio previste in precedenza. Eliminare le borse di studio per reddito in una nazione che conta le tasse universitarie più alte d’Europa e dove già non era possibile ambire a esenzioni “meritocratiche” dalle tasse, neppure parziali, potrebbe equivalere a sbarrare la strada verso la laurea a una buona fetta della popolazione. Sono, infatti, circa mezzo milione gli studenti che attualmente hanno accesso a grants che attualmente possono raggiungere le 3.387 sterline annue per le famiglie con un reddito complessivo al di sotto delle 25.000 sterline; la cifra decresce in proporzione al reddito famigliare fino alla soglia delle 42.620 sterline, oltre la quale non si ha titolo per ottenere alcun sostegno finanziario, a prescindere dai risultati accademici. Un’escalation veloce, quella del costo dell’istruzione terziaria in Inghilterra, che solo nel 2012 ha visto il triplicarsi delle tasse d’iscrizione. Senza contare che da settembre il nuovo schema di diritto allo studio non solo non contemplerà più la possibilità di ottenere borse, ma potrà contare anche su di un cospicuo rialzo dell’importo massimo delle tasse, che passerà da 3.000 a 9.000 sterline per le università che dimostreranno di offrire insegnamenti d’eccellenza. La decisione di adottare un diverso sistema di sussidi universitari nasce dal calcolo del peso del sistema attuale sui contribuenti, che oggi supera il miliardo e mezzo di sterline. Si è proiettata questa somma in avanti di dieci anni relazionandola all’incremento del numero di immatricolazioni registrate in Gran Bretagna: il risultato sarebbe, secondo le parole di Osborne, una cifra che si aggira sui tre miliardi e che è diventata “non più sostenibile” (unaffordable). (Fonte: C. Mezzalira, IlBo 01-02-16)