Home 2016 23 febbraio STUDENTI ERASMUS+ E UNIVERSITÀ ITALIANE
ERASMUS+ E UNIVERSITÀ ITALIANE PDF Stampa E-mail

Le prime cinque università italiane per studenti in uscita sono l’Università degli Studi di Bologna, l’Università degli Studi di Padova, l’Università degli Studi di Roma “Sapienza”, l’Università degli Studi di Torino e l’Università Statale di Milano. Dal punto di vista dell’accoglienza, invece, le università italiane che ospitano più studenti dall’estero sono l’Università degli Studi di Bologna, l’Università degli Studi di Roma “Sapienza”, l’Università degli studi di Firenze, il Politecnico di Milano e l’Università degli Studi di Padova. Integrando i dati sui risultati raggiunti dall’Erasmus+ e quelli AlmaLaurea sulle esperienze di studio all’esterno, emerge che gli studenti italiani prediligono destinazioni come Spagna (26%), Francia (12%), Germania (10%), Regno Unito (8%) e Portogallo (4,1%). Chi invece decide di trascorrere il periodo di mobilità in Italia sono soprattutto universitari che arrivano da Spagna, Francia, Germania, Turchia e Polonia. L’indagine AlmaLaurea sul Profilo dei laureati 2014 mostra che l’esperienza di studio all’estero è appannaggio del biennio magistrale. Nel dettaglio, fra i laureati magistrali, il 13,4% ha svolto l’esperienza nel secondo biennio, mentre un numero assai inferiore di studenti, 5,3%, ha optato per il triennio. La partecipazione ai programmi di studio all’estero varia naturalmente anche in funzione della disciplina di studio: il 31% dei laureati proviene dall’area linguistica, il 19% da percorsi che afferiscono agli indirizzi di medicina e odontoiatria; in tutti gli altri gruppi disciplinari la mobilità coinvolge meno del 15% dei laureati. Il focus della Commissione Europea sull’impatto della mobilità Erasmus in termini di occupabilità, competenze e carriera dimostra che gli studenti provenienti dai Paesi del Sud dell’Europa (quindi anche l’Italia) hanno beneficiato maggiormente della mobilità, riducendo così i tempi di disoccupazione. Infatti, il 51% degli italiani ha ricevuto un’offerta di lavoro dall’impresa europea in cui veniva svolto il tirocinio. L’esperienza di mobilità influisce anche sullo spirito imprenditoriale dei giovani italiani: il 32% è intenzionato ad avviare una start-up e il 9% l’ha già realizzata. (Fonte: AlmaLaurea 30-01-16)