Home 2016 23 febbraio RICERCA. RICERCATORI UN'ESPORTAZIONE LEGALE DI CAPITALI. 13 GIOVANI RICERCATORI VINCITORI DEL BANDO ERC SPENDERANNO LA LORO DOTE IN PAESI STRANIERI
UN'ESPORTAZIONE LEGALE DI CAPITALI. 13 GIOVANI RICERCATORI VINCITORI DEL BANDO ERC SPENDERANNO LA LORO DOTE IN PAESI STRANIERI PDF Stampa E-mail

Un commento, illustrando i risultati pubblicati lo scorso dicembre sull'esito di un bando dell'Erc (l’European Research Council) riservato ai giovani che iniziano una carriera indipendente. Si noti che i finanziamenti ricevuti rappresentano una dote che il ricercatore porta con sé. Da tutta Europa sono pervenute 2920 domande e solo 291, pari al 10%, sono state quelle selezionate. L'Italia conferma la sua eccellenza con 30 finanziamenti. Purtroppo, però, 13 giovani spenderanno la loro dote in Paesi stranieri. Si tratta, scrive Straia su tSt, di un'esportazione legale di capitali. Se stiliamo una classifica sui finanziamenti che saranno spesi in Italia, ci piazziamo solo al quinto posto, mentre il Regno Unito, che nella classifica era quarto, rimane invece il paradiso dei ricercatori, passando al primo posto come Paese che ospiterà più progetti, probabilmente perché offre migliori condizioni di lavoro. Proviamo ora a stilare una classifica sulla base del numero di finanziamenti per milione di abitanti in ciascun Paese. Con 0,30 progetti per milione di abitanti ne usciamo al 15° posto. Dunque, le strutture di ricerca italiane non sono considerate «appealing». E, se non cambiamo qualcosa su questo aspetto fondamentale, siamo destinati ad aumentare il divario tra quello che legalmente esportiamo e quello che portiamo a casa, come già denunciava negli Anni 90 l'allora ministro della Ricerca Antonio Ruberti. Il cambiamento deve quindi mirare a creare condizioni di lavoro attraenti per rendere agevole e produttivo il fare ricerca. Sarebbe auspicabile far rientrare chi porta con sé una buona dote e reclutare stranieri, proprio come avviene nel Regno Unito. Ma con le attuali infrastrutture frammentate, con la scarsa mobilità interna e con le regole della pubblica amministrazione questa prospettiva non sarà affatto facile. Si noti che nel suddetto bando dell'Erc l'Italia è il Paese che ha la maggiore percentuale di ricercatori del settore delle scienze sociali, per le quali le infrastrutture sono meno importanti, al contrario dei soli tre finanziamenti nel settore delle scienze della vita, che richiedono, al contrario, laboratori e macchinari sempre più sofisticati, oltre a collaborazioni interdisciplinari. (Fonte: P. Straia, Tutto Scienze e Tecnologia 27-01-16)