Home 2016 23 febbraio IN EVIDENZA TEST D’INGRESSO A MEDICINA SOLO ALLA FINE DEL PRIMO ANNO? MA IN FRANCIA QUESTO SISTEMA NON HA AVUTO BUON ESITO (INSUCCESSI DEL 78% NEL PASSAGGIO AL SECONDO ANNO)
TEST D’INGRESSO A MEDICINA SOLO ALLA FINE DEL PRIMO ANNO? MA IN FRANCIA QUESTO SISTEMA NON HA AVUTO BUON ESITO (INSUCCESSI DEL 78% NEL PASSAGGIO AL SECONDO ANNO) PDF Stampa E-mail

I parlamentari del M5S in commissione Cultura di Camera e Senato chiedono di rivedere e rimodulare il sistema di accesso ai corsi di Medicina. La loro proposta di legge depositata alla Camera prevede quanto segue: “Con la Pdl a prima firma Francesco D’Uva, infatti, proponiamo di introdurre il test d’ingresso, ma solo alla fine del primo anno accademico, la designazione dei posti in base al fabbisogno nazionale e di predisporre un numero di borse per le scuole di specializzazione di area sanitaria pari al numero di laureati in medicina nello stesso anno. Un modello questo che, oltre evitare la stagione dei ricorsi, rende il sistema dei corsi più equilibrato e bilanciato tra domanda e offerta”. (Fonte: http://catania.liveuniversity.it 06-02-16).
La proposta del M5S, come a suo tempo la
proposta analoga ventilata dal ministro Giannini, non tiene conto del fatto rilevante che in Francia, dove è in vigore il sistema che si vorrebbe proporre ora anche in Italia, si sono levate autorevoli voci contrarie e si cerca di rimediare con alternative a un metodo di selezione che vede al primo anno di corso comune a Medicina e alle professioni sanitarie (Paces) una percentuale di insuccessi del 78% nel passaggio al secondo anno fra tutti gli studenti ammessi indiscriminatamente al primo. (PSM)