Home 2016 25 gennaio FINANZIAMENTI ARTICOLO DI UN QUOTIDIANO VICINO AL GOVERNO CHE PUÒ SPIEGARE LA RATIO DELLE RESTRIZIONI FINANZIARIE ALLE UNIVERSITÀ
ARTICOLO DI UN QUOTIDIANO VICINO AL GOVERNO CHE PUÒ SPIEGARE LA RATIO DELLE RESTRIZIONI FINANZIARIE ALLE UNIVERSITÀ PDF Stampa E-mail

Secondo L. Cancrini (Unità 20-12-15) serve un discorso di riforma dell’intero sistema: cui un giorno o l'altro si dovrà porre mano e di cui sembra importante cominciare a discutere adesso. La nostra Università soffre tremendamente da sempre di un problema legato soprattutto alla libertà che hanno i suoi massimi rappresentanti, i docenti ordinari e gli associati, di esercitare accanto all'attività di insegnamento altre e più lucrose attività. Altissimo ancora oggi – prosegue l’articolista - è il numero dei professori di giurisprudenza, economia, lettere e medicina che dedicano all'insegnamento una parte molto ridotta del loro tempo e che si occupano soprattutto della loro professione. Senza nulla perdere però del potere che il loro ruolo gli consente di continuare comunque ad esercitare dentro all’Università. Con conseguenze estremamente importanti. La prima è quella che riguarda il turn­over. Gravando con stipendi alti sui bilanci delle loro università i docenti di ruolo che non insegnano o insegnano pochissimo impediscono l’assunzione dei docenti più giovani. Chi non vuole, chi ci tiene a tenere aperti gli studi a lavorare nelle cliniche private, se insegna cose importanti, continui a farlo ma a contratto, pagato per le ore che fa. Riaprendo ai giovani che vogliono fare ricerca e insegnamento in Italia i posti che loro lasceranno liberi. E a questo punto e solo a questo punto che avrà davvero un senso dare i soldi alle nostre povere Università. (Fonte: L. Cancrini, Unità 20-12-15)