Home 2016 25 gennaio DOCENTI STORIA MODERNA. LA DISCIPLINA NEGLI ULTIMI OTTO ANNI HA PERSO IL 33% DI ORDINARI, IL 23% DI ASSOCIATI E IL 41% DI RICERCATORI
STORIA MODERNA. LA DISCIPLINA NEGLI ULTIMI OTTO ANNI HA PERSO IL 33% DI ORDINARI, IL 23% DI ASSOCIATI E IL 41% DI RICERCATORI PDF Stampa E-mail

Dopo la metà degli anni 2000 si è toccato l’apice della numerosità del corpo docente accademico italiano (62.000 unità nel 2007 e 62.783 nel 2009), in sincronia con l’aumento, avvenuto negli anni precedenti, delle immatricolazioni e del numero di iscritti. Per i fin troppo noti motivi, negli anni successivi la tendenza alla lenta crescita sia del corpo professorale che di quello studentesco si è invertita, con gli effetti di un generale ridimensionamento del sistema-università. Per quanto riguarda la Storia moderna, se tra il 2002 e il 2008 il numero di ricercatori e docenti di M-STO/02 era rimasto grossomodo costante, arrivando a contare nel 2007 370 strutturati, da questa data ad oggi la perdita è stata di 121 unità, cioè del 32,7%. Tale perdita si differenzia tra le varie categorie della docenza: se, come era prevedibile, per questioni anagrafiche è stata ampia tra gli ordinari (-33%), è stata meno accentuata tra gli associati (-23%), anche per gli effetti delle più recenti politiche di scorrimento delle carriere. La diminuzione è stata invece considerevole tra i ricercatori, ridottisi in 8 anni del 41%. Il blocco pressoché totale del turnover per il periodo di otto anni ha così vanificato uno degli effetti auspicati al tempo dell’introduzione della L. 240/2010, cioè la creazione di una piramide del professorato composta da una base larga di ricercatori e da un vertice aguzzo di ordinari. Se la diminuzione degli storici dell’età moderna strutturati continuerà con il ritmo degli ultimi otto anni nel 2031 non ci sarà più un docente o un ricercatore di questa disciplina (Fonte: A. Zannini, http://tinyurl.com/z56f4gl 16-01-16)