Home 2015 23 dicembre SISTEMA UNIVERS.- EVOLUZIONE E PROPOSTE DI RICERCA I DIPARTIMENTI BLOCCANO O NON LA RIFORMA GELMINI?
I DIPARTIMENTI BLOCCANO O NON LA RIFORMA GELMINI? PDF Stampa E-mail

La legge Gelmini rischia di cadere sulla trincea dei dipartimenti, che non si è avuto il coraggio di abbattere, ma dietro la quale le “armate baronali” si stanno riorganizzando per riconquistare le posizioni perdute nelle chiamate in cattedra. Il consiglio di dipartimento nella sua composizione ristretta è costituito da ordinari e decide, in via esclusiva, sulla chiamata dei nuovi ordinari. Il consiglio semi-allargato è composto invece da ordinari e associati e decide sulla chiamata degli associati. Le scelte sono fatte in base ai rapporti di potere esistenti all’interno dei dipartimenti. Da una valutazione di carattere scientifico, si passa automaticamente a una sorta di conta degli amici e dei nemici, che fa vincere non i più bravi, ma i più abili nel creare alleanze politiche nelle facoltà. Insomma, i nuovi professori tornano a essere “nominati” in base a una elezione politica in cui gli unici aventi diritto al voto attivo sono i membri del consiglio ristretto. In questi termini argomenta Francesco Barone su la voce.info (11-12-15) nell'articolo "Così i dipartimenti bloccano la riforma dell’università".
Fra i commenti all'articolo da riportare in replica mi è parso più convincente quello di Alberto Rotondi: Qui si continua a ragionare ignorando i fatti. È normale che nella programmazione i più anziani ordinari, che non hanno conflitto di interessi a livello personale, siano quelli che pesano di più nella programmazione. È così in tutto il mondo. Però la mancanza di risorse falsa tutto il meccanismo. Il CdA mi ha dato un punto di personale da spendere per il reclutamento. Se prendo un esterno ho una posizione. Se promuovo degli interni bravi ho 2 o tre posizioni. Ho il Dipartimento senza personale che chiude i corsi e che vive sulle ore in più di didattica che fanno i ricercatori. Se ho tre ricercatori bravi che se non vengono promossi tirano i remi in barca, promuovo loro o chiamo un esterno più bravo chiudendo due corsi? E poi contano i corsi e le linee di ricerca del Dipartimento. Chiamo un interno un po' meno bravo ma che è leader di un gruppo di nanotecnologie che tira e pubblica o chiamo un esterno più bravo che studia teorie di campo con automi cellulari, ricerca che nessuno nel mio dipartimento fa? Facile cazzeggiare sui baroni, ma i fatti sono ben diversi. Quanto alla legge Gelmini, potrebbe anche essere una legge funzionante, ma in un paese normale che eroga le risorse minime all'università, non in questo contesto. (Fonte: lavoce.info 11-12-15)