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I DOCENTI UNIVERSITARI VALUTATI E DISCRIMINATI PDF Stampa E-mail

"Il pregiudizio sui docenti" così s'intitolava un articolo su Il Giorno del 6 dicembre. Che tale pregiudizio sia ingiusto lo dimostra quanto segue. Nel 2011 il Governo Monti introdusse il blocco delle classi e degli scatti stipendiali per i dipendenti pubblici, esclusi i magistrati. Con l'eccezione dei docenti universitari, il 1° gennaio 2015 il blocco è cessato per tutti i dipendenti pubblici con anche il riconoscimento degli effetti giuridici per il periodo 2011-2014. I docenti universitari (anche di atenei non statali), come diplomatici, magistrati, e militari, sono "personale non contrattualizzato", ossia non scioperano e non negoziano il loro stipendio, che aumenta solo per scatti di merito o anzianità. Nella legge di stabilità ora in discussione il blocco è abolito anche per i docenti, ma non vengono riconosciuti gli effetti giuridici del quinquennio 2011-2015. La discriminazione appare frutto di un ingiusto pregiudizio verso un'intera categoria evidentemente giudicata immeritevole e improduttiva, Si tenga invece presente che oggi un docente per raggiungere il vertice della carriera come professore ordinario deve aver superato cinque concorsi, a cominciare da quello per il Dottorato di ricerca. Da anni i docenti sono oggetto di una valutazione periodica della loro attività didattica e scientifica, che in teoria dovrebbe premiare i migliori anche in termini economici, ma il governo non ha mai attuato misure precise in proposito. (Fonte: M. De Leonardis, Il Giorno 06-12-15)